Il Tirreno

PIOMBINO. Ora è ufficiale. Chiara Gorini è stata confermata alla presidenza di Arci Piombino Val di Cornia. Tutto questo è avvenuto nell’ambito di un congresso molto partecipato dell’associazione, aperto a numerosi interventi di rappresentanti di partiti, associazioni e sindacati. Gorini è alla guida del comitato locale dell’Arci dal gennaio del 2021, quando ha raccolto la carica da Francesca Palla. Ha lavorato bene al timone dell’associazione piombinese, tanto da essere candidata in maniera unitaria da tutti i consiglieri del direttivo dell’associazione. I lavori congressuali si sono tenuti nella giornata di ieri nella sede del circolo Arci del Cotone. La discussione è stata particolarmente appassionata e ha ruotato intorno al documento politico elaborato dall’associazione che fa della difesa dei diritti e dell’accoglienza gli asset centrali della propria attività.

Al termine della discussione è stato nominato il nuovo consiglio direttivo del comitato territoriale dell’associazione che è composto da Fabio cento, Jacopo Formaioni, Ambretta Francini, Francesco Ghizzani Marcia, Chiara Gorini, Ado Grilli, Carla Maestrini, Oriana Nigro, Francesca Palla, Eraldo Ridi, Mattia Rossi, Letizia Soldi e Chiara Talenti. Sono stati i nuovi consiglieri a pronunciarsi ufficializzando la nomina di Chiara Gorini al termine del dibattito di ieri.

Gorini è entrata nel 2006 in Arci, dove è cresciuta facendo l’esperienza dello sportello immigrati. Quindi si è specializzata in master e corsi, tanto da far diventare quell’ambito il suo lavoro in Arci Toscana. Guiderà il comitato territoriale di Arci Piombino Val di Cornia per i prossimi quattro anni. «Sono ovviamente molto felice per questa conferma – ha commentato Chiara Gorini – guiderò questa associazione in una fase difficile, ma lo farò con grande entusiasmo e voglia di ripartire dopo gli anni di pandemia che hanno rallentato le attività dei circoli. Siamo pronti a organizzare le nostre iniziative a difesa dei diritti e dei valori che Arci pota avanti su tutto il territorio nazionale».

«Lo faremo a maggior ragione in questa nuova fase politica – conclude Gorini – Vigileremo affinché temi importanti come i diritti civili e l’accoglienza ai migranti non siano messi in disparte o messi a repentaglio».