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Elba, caos traghetti: «È un vero calvario e tanti turisti rinunciano all’isola»

Elba, caos traghetti: «È un vero calvario e tanti turisti rinunciano all’isola»

Faita-Confcommercio: «Quanto accade è un danno per tutta la Toscana»

02 luglio 2022
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PORTOFERRAIO.  «I nostri clienti non riescono a raggiungere le strutture a causa della cancellazione improvvisa delle corse dal porto di Piombino. La Regione deve prendere provvedimenti. Ne va dell’immagine complessiva della Toscana». Sono le parole del presidente di Faita-Confcommercio Toscana, Andy Fedi, e del consigliere Michele Tallinucci, referente per l’isola d’Elba.

Cresce la preoccupazione degli operatori turistici per i collegamenti da Piombino all’isola d’Elba a causa dei guasti alle navi. Faita Toscana, associazione aderente a Confcommercio che rappresenta campeggi, villaggi turistici e altre strutture all’aria aperta, denuncia la situazione senza mezzi termini. «La situazione nel porto di Piombino – si legge in un comunicato – sta diventando insopportabile, soprattutto il sabato. I casi di guasti alle navi finora hanno portato alla cancellazione di circa 15 corse giornaliere, con il risultato di fortissimi disagi fra i turisti, costretti a code interminabili sotto il sole».

«Le compagnie di navigazione – spiega il consigliere di Faita Toscana Michele Tallinucci, referente per l’Elba – avvertono i clienti della cancellazione della corsa la sera prima, assegnando nuovi posti in un altro traghetto pur sapendo benissimo che è già completo da tempo. Il risultato è il caos».

Faita Toscana lancia dunque una richiesta a nome degli imprenditori elbani del settore: «Chiediamo alla Regione Toscana di intervenire per risolvere le criticità. Neppure l’Autorità di sistema portuale ha fatto qualcosa per diminuire i disagi degli utenti».

«Si profila un danno di immagine per la Toscana, oltre che una perdita economica per il turismo elbano», sottolinea il presidente Fedi. «Chi sceglie l’isola come meta last minute, senza prenotazione, una volta giunto a Piombino può cambiare facilmente idea pur di evitare quel calvario».

«Realisticamente, non ci aspettiamo – conclude Tallinucci – che la situazione possa cambiare nell’immediato. Ma pretendiamo che le compagnie riservino ai turisti un trattamento adeguato e professionale, comunicando per tempo l’eventuale cancellazione delle corse e indicando un orario reale per il nuovo imbarco dando indicazioni precise e gentili. In vista della scadenza del contratto di continuità territoriale, la Regioni non dimentichi quanto è successo.

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