Il Tirreno

Nuovo fronte del porto per produrre elettricità

Nuovo fronte del porto per produrre elettricità

Sui moli Batteria e Nord delle celle fotovoltaiche su pali Guerrieri: «Nei primi mesi del 2023 la gara per i lavori»

30 giugno 2022
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PIOMBINO. Servono 6.666 tubi per cambiare il colpo d’occhio dal mare. Il nuovo waterfront del porto di Piombino promette di essere qualcosa di più di una schermatura. Avrà una doppia funzione. Su quei pali, che svetteranno sui moli Batteria e Nord, verranno applicate delle celle fotovoltaiche capaci di produrre 2 Gwh all’anno di energia elettrica. Ed è il segno più evidente di una rinnovata visione. Lo scalo come comunità energetica, dove l’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Settentrionale si impegna a produrre energia da fonti rinnovabili, condividerla e consumarla direttamente sul posto.

La transizione è il frutto di un progetto su cui all’Autorità portuale si sta lavorando da tempo. La novità è che adesso sono arrivati i soldi per dare gambe alla visione. La richiesta presentata a marzo dello scorso anno a vale sui fondi Next Generation dell’Unione europea è stata accolta: nel complesso 34 milioni di euro per i tre principali porti amministrati, Livorno, Piombino e Portoferraio. «In pista ci sono 15 progetti per l’indipendenza energetica delle strutture pubbliche dell’Autorità di sistema. E in prospettiva lavoriamo per l’elettrificazione delle banchine, un’operazione che vale 77,5 milioni di euro di cui 16 a Piombino, altrettanti a Portoferraio e il resto su Livorno. Il progetto sarà completato entro settembre». A fare il punto è il presidente dell’Autorità portuale Luciano Guerrieri.

Alla visione si vuole dare la misura della concretezza. «Entro la metà del 2023 faremo la gara per l’impianto fotovoltaico sul waterfront del porto, che vale 3.984.000 euro – prosegue –. E nel giro di poco tempo, alcuni mesi, lo realizziamo. Il progetto è il risultato di un intervento di mitigazione paesaggistica studiato da architetti e avallato dalla Sovrintendenza, di fatto si ispira alle torri costiere, il colpo d’occhio a distanza di pini e tamerici. Il tutto integrato con l’efficientamento e riqualificazione energetica del fabbricato che è sede dell’Autorità portuale e stazione marittima». Dall’isolamento della copertura degli edifici esistenti all’installazione di pannelli fotovoltaici sul tetto piano, nuove luci a led e nuovi infissi per un investimento di 1,9 milioni di euro con l’obiettivo di chiudere il tutto entro il 2024.

I due interventi, insieme agli altri relativi alla produzione di energia da fonti rinnovabili, si devono considerare nell’ottica del riutilizzo dell’energia autoprodotta. Un contributo al fabbisogno energetico portuale, in particolare per ciò che riguarda l’illuminazione pubblica, i varchi portuali, la segnaletica e gli edifici. I consumi stando ai dati dell’Autorità di sistema in capo all’anno si attestano nell’ordine dei 2,5 Gwh nell’ambito di tutti gli scali gestiti. Contributi al fabbisogno energetico sono attesi a Piombino dalla realizzazione di copertura con pensiline a pannelli fotovoltaici dei parcheggi in zona Poggio Batteria: vale 0,89 Gwh e l’investimento ammonta a 1.159.000 euro. La produzione sarà anche a servizio di un sistema di colonnine di ricarica di veicoli elettrici. Di queste se ne prevedono due in aggiunta alle altrettanti già in esercizio. Ed è un passo che si lega al completo rinnovo del parco mezzi con auto full electric. C’è poi la partita della sostituzione delle lampade di tipo tradizionale con corpi illuminanti di tipo led. A Piombino ai 285 proiettori installati corrisponde un consumo annuale pari a 837 Kwh.

Le novità che daranno un nuovo vestito al porto prenderanno forma entro il 2026. Alla base c’è anche uno studio per mettere a punto un sistema di distribuzione dell’elettricità chiuso, in cui sia l’Autorità di sistema a gestire e pianificare, anche alla luce delle esigenze degli operatori portuali. In quest’ottica rientra il cosiddetto cold ironig, ovvero l’alimentazione di energia elettrica a banchina per le attività della nave e dell’equipaggio. A Piombino si costruirà un impianto da 10 Mwh da dedicare alle navi Ro-Ro Pax e crociere. l

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