Il Tirreno

Villa romana delle grotte 

Aperto il cantiere per ristrutturare il mosaico romano “perso” negli anni ’60

Aperto il cantiere per ristrutturare il mosaico romano “perso” negli anni ’60

Era stato interrato per essere salvato dai tombaroli Ora è stato ritrovato e tornerà alla sua antica bellezza

30 agosto 2021
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Portoferraio. Giovedì scorso è stato aperto un piccolo cantiere di restauro alla Villa delle grotte per consolidare e proteggere un mosaico trovato durante la campagna di scavi archeologici nell’autunno del 2020 condotti dall’Università di Siena (direzione scientifica Franco Cambi), con la collaborazione della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per le Provincie di Pisa e Livorno (Lorella Alderighi) e la fondazione Villa romana delle grotte (presidente Cecilia Pacini). Il mosaico era già stato individuato da Giorgio Monaco durante la sua campagna di scavi negli anni ’60, ma venne reinterrato per proteggerlo dai danni causati da una prolungata esposizione alle intemperie e dai tentativi di “furto”, rendendone difficile, con il corso del tempo, ristabilire la sua esatta collocazione e conservazione.

Gli scavi hanno portato in luce un’ampia porzione di tessellato monocromo, di colore scuro, delimitato da una doppia fila di tessere di colore bianco, che impreziosiva uno degli ambienti delle terme della villa, interpretabile come spogliatoio: questo ambiente, dotato di tre finestre aperte sulla rada di Portoferraio, doveva essere molto luminoso e giustificare così il colore scuro e austero scelto per la sua decorazione. Stesure monocrome bianche e, più raramente, nere, con le tessere disposte in ordito di filari obliqui, ricorrono con frequenza su tutta la penisola in rivestimenti pavimentali realizzati a partire dalla fine del II-inizi del I secolo a.C. senza soluzione di continuità fino alla tarda età imperiale. Il pavimento rinvenuto all’interno della Villa è databile agli inizi del I secolo d.C., periodo nel quale venne realizzato il complesso termale.

A occuparsi del restauro sarà Elena Funghini, esperta restauratrice e docente di restauro in materiali archeologici, ceramici, vitrei e metallici presso l’Istituto per l’arte e il restauro palazzo Spinelli s Firenze, e i lavori si protrarranno fino alla prima metà di settembre: nelle ore e nei giorni di apertura del sito, visitatori e turisti potranno avvicinarsi al cantiere, seguire le operazioni di restauro e dialogare con Funghini, che spiegherà il suo lavoro e lo stato di avanzamento del suo delicato intervento.

Il consolidamento del mosaico delle terme fa parte dell’ampio progetto di valorizzazione, avviato nel 2019 e finanziato dalla fondazione tedesca Wissenschaftsförderungs gGmbH, che ha visto anche la ripresa delle indagini archeologiche, interrottesi agli inizi degli anni ’70: questi nuovi scavi saranno in grado di produrre una mole importante di nuove informazioni sulla villa, di incrementare la sua valorizzazione attraverso la ricerca e la diffusione delle nuove conoscenze, e soprattutto di migliorare l’accessibilità ed ampliare notevolmente le aree visitabili, attraverso nuovi percorsi e supporti didattici.

Info e prenotazioni: villadellegrotte@gmail. com.

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