Favorire l’integrazione e superare le diversità col laboratorio d’arte a Montecatini
Un’opera collettiva sarà realizzata dai bambini
Montecatini Alla biblioteca comunale di Villa Forini Lippi si è tenuto il primo laboratorio “L’arcobaleno” per la creazione di un’opera d’arte collettiva da parte di bambini e ragazzi del territorio - nella fascia d’età 3-11 anni - con la preziosa collaborazione dell’artista Paolo Solei. Questo ciclo di attività fa parte della seconda fase del progetto “F-orme inclusive”, che la cooperativa Gruppo Incontro ha avuto la possibilità di ideare e sviluppare grazie a Intesa Sanpaolo nell’ambito del “Fondo di beneficenza”. La prima parte del progetto, i laboratori di arte-terapia “Abbece-diario”, si è tenuta alla scuola Merlini-Lorenzini di via Tevere ad agosto, con la finalità di stimolare gli aspetti dello sviluppo del bambino che interessano la sfera emotiva e relazionale attraverso la dimensione ludico-artistica.
Tutte le fasi del progetto sono aperte e gratuite per la cittadinanza e si propongono di creare occasioni di coinvolgimento di bambini e famiglie della Valdinievole con particolare riguardo verso le fasce più fragili del territorio. In quest’ottica, il laboratorio “L’arcobaleno” si serve della dimensione artistica come catalizzatore sociale che facilita in maniera naturale la comprensione della diversità e contribuisce alla costruzione di un tessuto sociale coeso: l’arte, infatti, permette di superare barriere e pregiudizi e pone le basi per la creazione di un terreno comune per il dialogo e per la partecipazione attiva della cittadinanza. Si tratta di dodici giornate di laboratori a cadenza settimanale ogni giovedì pomeriggio da settembre a novembre, che coinvolgeranno oltre cinquanta bambini dai 3 agli 11 anni nei locali della biblioteca di Montecatini (le date: l’11, il 18 e il 25 settembre, nel mese di ottobre il 2, il 9, poi 16, 23 e 30, e ancora a novembre il 6, il 13 e il 20, sempre dalle 16.45 alle 18.45).
Sarà così realizzata un’opera d’arte collettiva, una installazione composta da ventuno lavori creati dai ragazzi con l’aiuto di Paolo Solei. A dicembre l’istallazione sarà esposta al pubblico e le ventuno creazioni (sette quadri, sette ceramiche e sette foulard) saranno messe a disposizione di donatori che consentiranno di destinare totalmente la somma raccolta all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Paolo Solei, che lo scorso anno ha esposto alla Biennale di Venezia, ha proposto all’organizzazione di ricomporre l’opera nell’ambito della 61ª edizione che si terrà nel 2026, che ha come tematica appunto l’importanza dell’arte per il superamento della marginalizzazione. l
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