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Ospedale della Valdinievole, c’è il no definitivo del ministero: il punto nascite non riaprirà più

di Luca Signorini
Ospedale della Valdinievole, c’è il no definitivo del ministero: il punto nascite non riaprirà più

La motivazione: «I reparti alternativi di Lucca e Pistoia sono ben al di sotto dei 60 minuti»

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PESCIA. Quanto era emerso dopo tre anni di silenzio - questione tirata fuori dal cassetto da una serie di articoli del nostro giornale - trova conferma: il punto nascite dell’ospedale della Valdinievole, chiuso nel giugno del 2022, non riaprirà più. È arrivata infatti la risposta negativa del ministero della Salute, attraverso il Comitato percorso nascita nazionale, alla richiesta di deroga avanzata dalla Regione Toscana per la riapertura del reparto al Cosma e Damiano, che si è fermato sotto i 500 parti all’anno. Ne dà conto l’Asl Centro dopo la riunione della conferenza dei sindaci della Valdinievole.

La motivazione

Il Comitato percorso nascita nazionale ha specificato che non sussistono le condizioni per accedere alla deroga per motivi di disagio orografico, in quanto si legge nella nota: “La georeferenziazione presentata, relativa ai Comuni bacino di utenza del punto nascite, evidenzia chiaramente come i tempi di percorrenza verso i punti nascita alternativi di Lucca e Pistoia sono ben al di sotto dei 60 minuti che definiscono il disagio orografico indicato dal DM 11-11-2025 per la valutazione delle richieste di mantenere in attività punti nascita con volumi di attività inferiori ai 500 parti annui e in condizioni orografiche difficili».

«Ne prendiamo atto»

L’Asl Centro, «prendendo atto del diniego e pertanto del decreto di chiusura del punto nascite, conferma la propria volontà nel voler potenziare ulteriormente il “Centro aziendale per i servizi dedicati alle patologie femminili”; percorso avviato tre anni fa a seguito della chiusura, allora temporanea, del reparto e che ha visto un forte incremento degli interventi chirurgici ginecologici che ha portato la struttura operativa di Ginecologia, in alcuni settori, all’abbattimento delle liste d’attesa a livello aziendale, sia in ambito chirurgico che ambulatoriale». «La struttura ha ormai una forte attrattività e le donne provengono da tutti i territori dell'azienda: Empoli, Firenze, Prato e Pistoia – viene sottolineato – in particolare, si è potenziata nel settore delle isteroscopie diagnostiche e operative tanto da abbattere la lista d’attesa provinciale e aziendale ed essere punto attrattivo a livello regionale». Le isteroscopie, in particolare, sono significativamente aumentate passando dalle 983 del giugno 2022 a 1200 nel giugno 2024.

Investimenti sull’ospedale

Una cifra di 19 milioni di euro per il rinnovamento dell’ospedale Cosma e Damiano di Pescia e per la realizzazione di nuove strutture sul territorio. Gli interventi in corso al presidio ospedaliero prevedono un investimento, con il Piano nazionale di ripresa e resilienza, di oltre 11,5 milioni di euro. I lavori più rilevanti stanno riguardando l'adeguamento sismico del padiglione nord, la demolizione e ricostruzione del padiglione di collegamento e ulteriori interventi relativi al padiglione ex Filanda e padiglione sud. Queste opere sono al momento in fase di realizzazione, avendo avuto riguardo di contenere al minimo l'impatto possibile sul normale svolgimento delle attività ospedaliere e, questo, grazie anche al grande spirito di collaborazione da parte degli operatori.

Altri interventi

Ulteriori investimenti, sempre derivanti dal Pnrr, sono destinati alla realizzazione dell'ospedale di comunità da 20 posti letto a Monsummano Terme (alla ex Rsa Stella) per un investimento complessivo di oltre 4,3 milioni e per la casa di comunità della Valdinievole nell'ultimo edificio libero del complesso principale di Villa Ankuri a Massa e Cozzile, dove è previsto anche il recupero di un immobile, di una certa rilevanza storico artistica, attraverso un investimento di oltre 2,1 milioni. I lavori per la realizzazione di queste strutture sono già in corso. Infine la casa di comunità di Montecatini Terme che vede un impegno finanziario di oltre 700mila euro e che ha già portato a compimento una prima fase estremamente importante che è consistita nella rimozione e sostituzione del tetto in amianto della struttura. Sono già attive inoltre le due Centrali operative territoriali in San Marco a Montecatini, anch'esse realizzate con investimenti Pnrr per 210mila euro circa.

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