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Montecatini, lavori all’Apogeo, riapertura a primavera. Nascerà l’Exap, resort e locale panoramico

di David Meccoli
L’esterno dell’Apogeo e i calcinacci nella sala interna
L’esterno dell’Apogeo e i calcinacci nella sala interna

Il cantiere è in corso nella storica discoteca a Montecatini Alto, all’arrivo della funicolare

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MONTECATINI. Erano gli anni del grande Real e del motorino sempre in due (come cantavano gli 883), ma in Valdinievole erano anche gli anni delle grandi discoteche, in grado di attirare un pubblico di giovanissimi da tutta la Toscana (e anche oltre). A cavallo tra la fine degli anni ‘70 e i primi anni ‘90 del secolo scorso il nostro territorio era al centro della movida notturna regionale, e tra i punti focali di questo “movimento” c’era l’Apogeo, locale situato proprio in corrispondenza dell’arrivo della funicolare che, con i trenini rossi “Gigio” e “Gigia”, dai “bagni” sale al borgo storico di Montecatini Alto.

Oggi, dopo anni di abbandono, l’immobile con (splendida) vista a grandangolo su tutta la vallata sta per tornare a nuova vita, grazie ad alcuni importanti interventi di ristrutturazione (realizzati, come si vede nelle foto, dall’impresa di costruzioni edili Indovino srl) che dovrebbero concludersi entro la prossima primavera, quando l’Exap (questo il nome che circola per la rinnovata struttura, una sorta di “Ex-Apogeo in forma contratta) tornerà ad aprire i suoi battenti.

E lo farà con tante novità. L’edificio, nel corso della sua lunga storia, ha ospitato prima una trattoria (la Rocca, mandata davanti negli anni Sessanta da Arnaldo Mencarelli, padre di Moreno, albergatore e oggi segretario comunale del Partito democratico); poi (dal 1969, con la gestione “illuminata” dell’indimenticato Giampaolo “Ramon” Becchi) il primo american bar dell’intera Valdinievole (negli anni ‘80 chiamato per un certo periodo Lido’s, da Lido Cardelli, storico titolare della funicolare), quindi un dancing e una vera e propria discoteca, che ha proseguito l’attività fino ai primi anni Duemila.

Grazie a una densità di locali di altissima qualità, come probabilmente si registrava solo in poche altre zone d’Italia, in pochi chilometri quadrati si trovavano a Montecatini (oltre, appunto, all’Apogeo) il Keruba, le Panteraie e il Doppio Vu; a Pescia il Lolly Pop; a Chiesina Uzzanese il Don Carlos e il Quo Vadis (prima ancora il Concorde); a Buggiano il Full Stop; e nella vicina piana lucchese, a una manciata di chilometri, il Golden Boy. Veri templi del divertimento animati da tre grandi “sacerdoti", tre musicisti artisti nel miscelare musica, i deejay Massimo Bani, Riccardo Cioni “full time” e Steve Martin. Poi l’interesse per la “classiche” discoteche iniziò a scemare e per l’Apogeo arrivò la riapertura, nel nuovo millennio, con il ristorante panoramico Wow (Windows on the world). Quindi la chiusura e la successiva caduta nell’oblio, che si è protratta fino a oggi.

Ancora non è certo l’utilizzo che si farà di questo immobile post-ristrutturazione, anche se pare che la volontà sia quella di realizzarvi alcune camere, con trasformazione quindi degli ambienti in un resort di fascia medio-alta, e di un locale-ristorante annesso, in corrispondenza della terrazza-veranda. Da cui poter tornare ad ammirare l’antica valle delle nuvole.


 

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