Pescia, cene propiziatorie, è il turno di Santa Maria. Il rione del Duomo non vince il cencio dal 2017
Il presidente Marchi: «L’atmosfera è tesa, siamo carichi, e siamo un gruppo molto unito». La rivalità con Ferraia: «Noi domaioli, loro capannaioli... ma il tempo delle sassaiole è finito»
Pescia «Funziona solo se stiamo insieme». È solo una delle scritte rosse sugli striscioni bianchi con cui i Domaioli (così sono appellati gli appartenenti al Santa Maria) hanno decorato il quartiere del Duomo dove ha sede il proprio Rione, all'interno del complesso del seminario vescovile, in vista dell’appuntamento più atteso dell’anno - quello del Palio di domenica prossima.
«Spiegarlo è difficile – si legge sulla pagina Instagram del Rione – essere Domaioli è un sentimento, è uno stato d’animo, è qualcosa che sei e basta, vuol dire far parte di una famiglia, quella bianco rossa, e quando i Domaioli si riuniscono quello che viene fuori è senz’altro stratosferico!».
Insomma un Domaiolo è per sempre, esattamente come un diamante. In questi giorni di preparazione al Palio il rione Santa Maria ha chiamato a raccolta i suoi tifosi e li ha invitati ad indossare i colori del rione, colorando il più possibile con qualsiasi cosa possa venire in mente di bianco e rosso, lo stemma del rione, infatti, è la chiave argentea in campo rosso.
Come si sta preparando il Santa Maria alla disfida di domenica? «L’atmosfera è molto tesa – ci racconta Stefano Marchi, da quest’anno presidente del Rione – un po’ come tutti gli anni, ma è dal 2017 che non vinciamo e il nostro desiderio più grande naturalmente sarebbe quello di riportare il cencio a casa».
Quest’anno nell’organizzazione sono stati introdotte tante novità. «Sì, sono dei cambiamenti che gli stessi cittadini hanno chiesto e che noi come Lega dei rioni abbiamo recepito – prosegue Marchi – perché non è vero che siamo un’associazione chiusa, al contrario siamo aperti a tutto (anche alle critiche purché costruttive) e lo abbiamo dimostrato. Quest’anno abbiamo lavorato più degli altri anni e speriamo di raccoglierne i frutti, anche perché nessuno lo fa di mestiere, quindi confidiamo che i nostri sforzi siano apprezzati».
Storicamente la rivalità più forte il Santa Maria la vive nei confronti della Ferraia ovvero “domaioli” contro “capannaioli” che un tempo pare siano stati i protagonisti delle famose “sassaiole” un vero e proprio scontro basato sul lancio di sassi tramite le fionde. Perché proprio questi due rioni? Perché Ferraia situato nella zona nord-ovest della città, a pochi passi dal Palazzo del Vicario incarnava il “centro della vita civile” mentre Santa Maria, situato nella zona sud-est della città di Pescia, al di là del fiume rappresentava il “centro della vita religiosa”.
Ma questa rivalità esiste ancora oggi o è solo folklore? «La rivalità esiste – a confermarcelo è il presidente – e specie in questi giorni è molto calda e sentita, diciamo che a differenza del passato non ci prendiamo più a sassate, ma la competizione tra i due rioni è tuttora molto forte.
Al di là dello spirito di competizione però in questi giorni tutti tiriamo il carretto nella stessa direzione per offrire un bello spettacolo».
A Santa Maria spetta la serata di chiusura delle cene propiziatorie, l’appuntamento è per giovedì 29 agosto alle 20 nello splendido chiostro annesso alla cattedrale, dedicata a Maria Santissima Assunta e a San Giovanni Battista. In vista delle esibizioni di domani sera e del palio di domenica, il rione ha voluto ricordare ai propri tifosi che da venerdì sera 30 agosto sarà di nuovo aperta la biglietteria per la in tribuna nord (lato Comune) in alto a destra. Domenica 1 settembre nella tribuna sud (lato piazza). Il giorno stesso delle esibizioni (per domenica 1 settembre dalle 10 la stessa mattina), ogni acquirente del biglietto, dovrà specificare su quale tribuna vorrà accedere.
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