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Basket/serie B Nazionale

Montecatini, sfuma il primo match point: la Fabo costretta a gara-4

di Lorenzo Carducci

	I tifosi al Palaterme davanti al maxischermo (foto Nucci)
I tifosi al Palaterme davanti al maxischermo (foto Nucci)

Una tripla a due secondi dalla fine di Vasl vale il sorpasso di Avellino che allunga la serie di finale playoff per l’A2. Domenica 9 giugno alle 18 si torna in campo

07 giugno 2024
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Avellino Niente da fare, ad Avellino gli Herons lottano con le unghie e con i denti, dimostrano di avere 14 vite ma alla fine la tripla a 2 secondi dalla fine di uno scatenato Vasl (sul 78 pari) condanna i termali a sprecare il primo match point per la promozione in serie A2. Bollori freddati per i 200 tifosi termali scesi in Irpinia e per gli oltre cinquecento a soffrire davanti al maxischermo del Palaterme.

Troppa la voglia di non salutare la finale da parte della Del Fes, che estrae dal cilindro il partitone confermando gli 80 punti nelle corde al Pala Del Mauro. Che i lupi cominciassero mostrando i denti era preventivabile, soprattutto dopo l’inizio shock di martedì. E infatti dopo 3’ sono avanti 11-2 con gli uomini chiave subito in partita: il 5-0 di Nikolic, il piazzato di Vasl e il canestro e fallo di Bortolin. Colpa anche degli Herons, che non attaccano con la convinzione necessaria e a difesa schierata si trovano a fronteggiare gli stessi enigmi di gara-1. Poi grazie a Chiera e Arrigoni accorciano sull’11-7 ma ormai la Del Fes si è accesa e torna a +9 complice una nuova tripla di Vasl, altra variabile prima o poi destinata a cambiare dopo il 5/35 da fuori delle prime gare per gli irpini.

Però se riesci a cavalcare le onde del basket le opportunità di ribaltare l’inerzia arrivano ed è quello che fanno gli aironi: qualche difesa con la D maiuscola, la palla che si muove con più energia, Sgobba che fa lo Sgobba ed ecco il 14-2 del sorpasso (20-23) accolto con fragore dalla macchia rossoblù al Pala Del Mauro. È qui, prima dell’intervallo, che si entra nel vivo di un punto a punto quasi pugilistico, tipico delle finali playoff. Avellino si spreme, a tratti va anche più veloce dei termali e non lascia correre nemmeno una palla vagante ma al contempo spreca tanto, tra tiri liberi e appoggi. La Fabo ringrazia e con Lorenzetti, Carpanzano e Chiera incide il 10-0 che dal -2 vale il massimo vantaggio (29-37), protetto con efficacia al 20’, grazie anche alla verve a rimbalzo.

Quando appena ricominciata la rumba Arrigoni insacca indisturbato il nuovo +8 si materializza il rischio di battezzare troppo presto gli Herons in controllo, infatti in men che non si dica subiscono il rientro dei padroni di casa che sorpassano (44-42) con l’11-1 imbastito da Bortolin e due bombe di Vasl e Verazzo. Torna l’equilibrio, s’infiamma il palazzetto e si apre l’ennesima porta scorrevole del match: Montecatini risponde stavolta trascinata da Benites e Dell’Uomo e con l’involata di Arrigoni riabbraccia il +7, ma è solo un fuoco di paglia. I biancoverdi reagiscono d’orgoglio e tra viaggi in lunetta e contropiedi al 30’ rimettono la testa avanti con due schiacciate di Chinellato e Nikolic (57-56), a indirizzare gara-3 verso un finale da batticuore. Spinta dal proprio pubblico, con Vasl in trance agonistica e Burini che si mette in ritmo, la Del Fes va prima a +4 e poi a +5 (69-64) a poco più di metà quarto quarto da giocare. Il pareggio a quota 69 in uscita dal time out dei soliti Chiera e Arrigoni, a cui la Fabo si aggrappa una volta scesa di nuovo a -7 (76-69) per risalire a -2. Avellino sembra avere troppa voglia di fare il punto ma in qualche modo, non si sa come, Dell’Uomo si ritrova in lunetta per il pareggio del 78 pari a 15 secondi dalla sirena e non tradisce.

Poi la prodezza dello sloveno, che si rifà dell’1/11 da tre delle prime due gare chiudendo a 6/12. Per non tornare a Montecatini sul 2 pari, gli aironi dovranno vincere gara-4, domani alle 18 sempre ad Avellino. l

 

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