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Sigfrido Ranucci a Montecatini, l’incontro al Tettuccio

Sigfrido Ranucci a Montecatini, l’incontro al Tettuccio

Martedì 14 maggio alle 16,30 il giornalista di Report ad “Acqua in bocca” presenterà il suo ultimo libro

14 maggio 2024
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Montecatini Sigfrido Ranucci sarà ospite, oggi alle 16,30, della rassegna “Acqua in bocca ma non troppo”, allo stabilimento termale Tettuccio di Montecatini, per presentare il libro “La Scelta”, edito da Bompiani. Il giornalista e conduttore televisivo di Report sarà intervistato da Simona Peselli.

Ranucci, in Rai dal 1990 è stato prima inviato per le rubriche del Tg3, poi per Rai News 24 dove ha realizzato interessanti inchieste sulla mafia e sul traffico illecito di rifiuti. Indimenticabile la sua ultima intervista al giudice Paolo Borsellino. Nel settembre del 2001 è stato inviato a New York per seguire l’attentato alle Torri gemelle, nel 2004 a Sumatra per lo tsunami. È stato anche inviato di guerra nei Balcani e in Medio Oriente. Da marzo 2017 conduce il programma televisivo Report che ha ereditato dall’ideatrice Milena Gabanelli. Con la sua squadra realizza giornalismo d’inchiesta, scova notizie e porta alla luce fatti e misfatti attraverso un rigoroso lavoro di ricerca. In questo libro Ranucci racconta alcune inchieste fondamentali di cui svela i retroscena, ma conduce il lettore anche nelle pagine della sua vita personale evocando figure come suo padre, atleta e finanziere di grande carisma. Ma anche il suo maestro Roberto Morrione, fondatore di Rai News 24. Entrambi hanno forgiato in lui la capacità di portare fino in fondo ogni scelta, perché fare giornalismo sul campo significa prendere decisioni che cambiano per sempre il corso delle cose, in senso intimo e collettivo.

Sigfrido Ranucci vive sotto scorta dopo aver ricevuto pesanti minacce di morte. «Non ho mai pensato – scrive il giornalista – quando ero bambino, che avrei fatto il giornalista. Ma ora capisco che in un mondo che corre veloce, in mezzo al diluvio di immagini e narrazioni che ci raggiungono ogni giorno, il giornalismo mi ha insegnato a fare questo: a scegliere. A vagliare ogni cosa senza accontentarsi, guardare ogni immagine fin nei dettagli, ascoltare i silenzi dietro le parole e le parole nascoste nei silenzi, andare verso la luce anche quando quello che si vede fa paura. Non si tratta di un superpotere: è il solo modo possibile di perseguire quella limpidezza che rende il mondo un luogo degno di essere vissuto. Ed è il mio mestiere, l’unico che potessi fare». Ingresso libero per il pubblico e possibilità del firmacopie con l’autore. l

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