Il Tirreno

MONTALBANO. Alcuni giorni fa la mamma lo aveva già aspramente rimproverato. L’avevano sentita anche i vicini: troppo pericoloso sporgersi così da quella finestra del secondo piano. Fatto sta che nella tarda mattinata di ieri i timori della donna si sono dimostrati fondati, quando il figlio tredicenne è precipitato nel vuoto da un’altezza di quasi otto metri. Nonostante l’agghiacciante caduta, l’adolescente, che è stato trasportato con l’elicottero in codice rosso all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, non è in pericolo di vita. E anche le lesioni riportate non sono risultate così gravi come ipotizzato in un primo momento: i medici hanno già potuto sciogliere la prognosi e lo hanno ricoverato in condizioni stabili al trauma center.

Lo stesso tipo di lesioni subite parrebbe confermare l’accidentalità di quello che è successo poco dopo mezzogiorni di ieri nella piccola borgata sul Montalbano (non diamo indicazioni più precise per non rendere identificabile il ragazzo). Le fratture alle caviglie (oltre che a un braccio) indicherebbero che l’impatto con il suolo è avvenuto con i piedi: forse un gioco pericoloso finito male .

Comunque, sono stati i genitori i primi a soccorrerlo. Dopo aver ripreso conoscenza (sembra abbia sbattuto la faccia) il ragazzo ha detto alla madre di essere scivolato. Sul posto è accorsa un’ambulanza del Soccorso pubblico di Larciano, seguita dall’automedica di Lamporecchio. Un’ecografia eseguita sul posto non ha rilevato emorragie interne. Una volta immobilizzato, il 13enne è stato trasportato in ambulanza – scortata dalla polizia municipale – alla rotatoria del cimitero di Vinci, dove era atterrato l’elisoccorso.

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