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Si barrica in casa e minaccia di suicidarsi: salvato dai carabinieri dopo otto ore di trattative

Si barrica in casa e minaccia di suicidarsi: salvato dai carabinieri dopo otto ore di trattative

L’uomo si era chiuso in casa dopo la morte della madre 84enne e non lasciava entrare nessuno

10 agosto 2022
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MONSUMMANO.  Un uomo si barrica in casa con intenti suicidiari in località Pozzarello del comune di Monsummano Terme e dopo 8 ore di trattativa la vicenda si è risolta grazie all'intervento dei carabinieri. Tutto è iniziato nella mattinata di ieri quando il numero unico 112 riceve la segnalazione di un uomo, un 47enne italiano, soggetto psichiatrico, che dopo il decesso per cause naturali della madre 84enne, si era barricato in casa non permettendo l'ingresso ai familiari e al medico per gli atti relativi alla constatazione della morte.

Sul posto sono giunti i militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Pistoia, del Comando Compagnia Carabinieri di Montecatini Terme e della Stazione di Monsummano Terme, coordinati dal Comandante Provinciale dei Carabinieri di Pistoia, Colonello Stanislao Nacca, in costante contatto con l'autorità giudiziaria di turno. L'uomo, disperato, minacciava di tagliarsi la gola con un coltello in caso di un intervento.

Un primo tentativo di riportare alla ragione l'uomo dai suoi insani intenti è stato attuato dal negoziatore dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Pistoia: il militare ha cercato immediatamente di entrare in empatia con l'uomo. Per circa 7 ore, utilizzando diversi metodi di approccio, ha condotto un'estenuante trattativa attraverso conversazioni dirette o telefoniche con l'intento di farlo desistere dal suo intento di togliersi la vita, effettuata in un ambiente reso difficoltoso anche per le alte temperature. 

A supporto dell'attività negoziale è stato anche impiegato un team della Sos (Squadra Operativa di Supporto) del 6° Btg. Carabinieri ''Toscana'' con sede a Firenze, unità altamente qualificata nella risoluzione di interventi che incidono fortemente sull'ordine e sulla sicurezza pubblica.

Dopo la complessa trattativa, visto che l'uomo continuava a rifiutare qualsiasi tipo di aiuto e minacciava di uccidersi, è stato autorizzato l'intervento del team Sos, che dopo aver abbattuto ogni ostacolo fisso interposto tra loro e l'uomo esagitato, hanno proceduto alla sua immobilizzazione utilizzando il Taser.

L'uomo, che prima dell'intervento dei militari si era inferto due ferite alla spalla e al petto con un coltello da cucina, è stato subito soccorso dal personale sanitario già presente nell'area di operazione e trasportato presso l'Ospedale San Jacopo di Pistoia con parametri vitali stabili. Le autorità competenti hanno emesso nei confronti dell'uomo un trattamento 'Aso'.

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