Il Tirreno

Montecatini

Stop alle Panteraie: aumenta la tensione

Stop alle Panteraie: aumenta la tensione

Discoteca senza licenza, locale chiuso fino a domani. Il gestore non commenta

03 luglio 2022
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MONTECATINI. I vicini del locale Panteraie, riaperto due mesi fa e che venerdì scorso aveva inaugurato anche l’attività di discoteca, si erano lamentati degli schiamazzi fino a tarda notte. Eseguendo alcuni controlli di routine, la polizia ha rilevato irregolarità che hanno fatto scattare la chiusura forzata per tre giorni, quindi fino a domani.

Per fare discoteca serve il rilascio della licenza di pubblico spettacolo da parte della commissione comunale, mentre i nuovi gestori del locale si erano limitati ad una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (Scia) per mettere musica fino alle 24 con massimo 200 persone presenti. Limiti che, come appurato dalle forze dell’ordine, sono stati superati e non solo una volta. Perché la sanzione comminata della chiusura, con ordinanza emessa dal Comune su richiesta del commissariato tramite verbale ispettivo, è dovuta proprio alla reiterazione della condotta abusiva e contraria all’art. 666 comma 3 del codice penale. «È sempre disposta la cessazione dell'attività svolta in difetto di licenza. Se l'attività è svolta in locale per il quale è stata rilasciata autorizzazione o altro titolo abilitativo all'esercizio di diversa attività, nel caso di reiterazione delle violazioni di cui al primo comma e nell'ipotesi prevista dal secondo comma è disposta altresì la chiusura del locale per un periodo non superiore a sette giorni».

Massimo Calugi, che assieme al fratello Leandro gestisce le Panteraie, preferisce non commentare lo stop forzato ma non sembra averla presa benissimo. Il nocciolo della discussione riguarda appunto la reiterazione, che la polizia avrebbe rilevato sulla base di testimonianze, senza procedere ad un secondo sopralluogo dopo quello dello scorso fine settimana. Una possibilità del tutto consentita dalla legge, ma che secondo alcuni sarebbe sintomo di un “accanimento” nei confronti dell’attività.

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