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Tagli all’orario dell’ufficio postale. Protesta dei residenti a Mastromarco

Giancarlo Fioretti
La fila all’esterno dell’ufficio postale di Mastromarco
La fila all’esterno dell’ufficio postale di Mastromarco

Petizione con oltre 300 firme: «Alla fine non avremo più lo sportello»

26 giugno 2022
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LAMPORECCHIO. Da alcune settimane una petizione con 330 firme di cittadini residenti a Mastromarco, a Lamporecchio, giace sulla scrivania del direttore provinciale di Poste italiane a Pistoia. «La popolazione della nostra piccola frazione - dicono Massimo Scardigli e Alessio Rosselli a nome del comitato dei cittadini - si è mobilitata per chiedere il ritorno alla piena operatività dello sportello dell'ufficio postale. In tempo di pandemia, da 2 operatori si è passati a uno soltanto, riducendo i giorni di apertura settimanali da 6 a 3. Se questa situazione - fanno notare - poteva essere accettata per una situazione emergenziale, con il ritorno alla normalità diventa invece di difficile comprensione».

L'operatività a giorni alterni sta infatti provocando file consistenti durante i giorni di apertura, costringendo l'unico operatore rimasto a lavorare sotto stress. E malgrado le numerose telefonate e i contatti informali che comunque ci sono stati con la direzione provinciale di Poste, ancora non si vedono spiragli per un ritorno alla normalità. «I vertici locali di Pioste - continua Scardigli - hanno espresso tutta la loro solidarietà con la nostra causa ma non sono riusciti ad andare oltre, e l'ufficio rimane ancora chiuso un giorno su 2. A patire i maggiori disagi sono le persone anziane sprovviste di un mezzo di locomozione proprio: anche pagare una semplice bolletta della luce è diventata un'odissea».

All'ufficio postale di Mastromarco, peraltro, fanno riferimento anche i clienti di Poste italiane che abitano nelle piccole frazioni di Stella e Apparita nel comune di Vinci e di Cerbaia nel comune di Lamporecchio. Terra quindi di confine, incastonata fra i comuni di Vinci e Cerreto Guidi della provincia di Firenze, Mastromarco soffre da tempo di una sorta di sindrome da 'frontiera', che non contribuisce nel modo più assoluto a dare tranquillità ai suoi cittadini. «Non siamo assolutamente una zona in difficoltà economica. L'agricoltura è di altissima specializzazione e l'industria e l'artigianato sono presenti con molte realtà dinamiche. Chiediamo tuttavia una maggior attenzione alla qualità dei servizi - evidenzia il portavoce del comitato - perché in questo modo si va a compromettere la qualità della vita di tutti».

L'alternativa all'utilizzo esclusivo dello sportello di Poste potrebbe essere rappresentata da un bancomat bancario presente in località Stella che, finora, ha sempre garantito una operatività completa. «Siamo dell'avviso - concludono i cittadini del comitato - che alla lunga questa situazione insoddisfacente possa ritorcersi contro Poste. Molti abitanti di Mastromarco e delle frazioni vicine già hanno preso contatti con l'istituto bancario per poterci aprire un conto corrente. Il nostro timore è che Poste italiane abbia già deciso la chiusura di questo sportello e voglia prima depotenziarlo e renderlo non economicamente conveniente».

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