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Agriturismi nell’incertezza: «Non sappiamo che fare»

Giancarlo Fioretti
Agriturismi nell’incertezza: «Non sappiamo che fare»

30 dicembre 2021
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Montecatini. In ginocchio per un capodanno all’insegna dell’incertezza anche i numerosi agriturismo della zona del Montalbano.

«A tutt’oggi – dice Filippo Polvani, titolare con la moglie Lisa Pieri dell'agriturismo Poggio Tondo, sulle colline di Monsummano – non sappiamo ancora come dovremmo comportarci, qualora decidessimo di stare aperti. Avevamo organizzato una serata con la presenza di un intrattenimento musicale. Ma, se il ballo è stato proibito, si può o meno tenere la musica in sottofondo? A questa e a altre domande dovremmo avere una risposta oggi tramite i nostri rappresentanti di categoria».

L’irrigidirsi delle normative anti-Covid ha comunque indotto molti clienti che avevano prenotato un tavolo per il più classico dei cenoni a fare marcia indietro. «Noi vogliamo restare aperti – conclude – ma dobbiamo fare i conti con tante disdette. Aver partorito queste restrizioni nei giorni immediatamente precedenti alle feste, ha finito per danneggiare ulteriormente il nostro settore. A parer mio, era senz'altro meglio un po' più di chiarezza iniziale, affermando subito il divieto di apertura».

Spostandoci di alcuni chilometri verso sud, incontriamo l'agriturismo Poggio agli Olivi di via Montevettolini. «Noi saremo aperti per rispetto di coloro che da tempo avevano fissato un pernottamento nella nostra struttura – puntualizza Nicolò Simoni, titolare dell'attività con la mamma Sandra e la sorelle Veronica – ma delle 50 prenotazioni che avevamo, siamo già scesi a 20. Per cercare di rimediare un po' a questa situazione difficile, abbiamo deciso di proporre i nostri menù da asporto, pubblicizzandoli sulle nostre pagine Facebook e Istagram».

Piuttosto affranto per lo stato delle prenotazioni (e delle disdette) e per niente soddisfatto dalla gestione della situazione pandemica è poi Fabrizio Russi, titolare dell'azienda agrituristica Poggetto, a Larciano. «La nostra clientela è generalmente costituita da gente del luogo. Avevamo molte prenotazioni ma già sono fioccate tantissime disdette. Alcune dovute alla positività al virus di chi aveva prenotato ma, generalmente, la maggior parte dovute a uno stato d'animo non più in linea con un'atmosfera di festa come dovrebbe essere quella dell'ultimo dell'anno. Quello che comunque mi amareggia maggiormente è l'autentico boom nell'affitto di case vacanze. In tutto il Montalbano e in tutta la Valdinievole non si trova più un appartamento a uso vacanze libero. Tutti quanti sono stati presi in affitto per svolgervi feste private, che si terranno in barba al distanziamento e a altre normative».

In questo clima che non induce certo a far festa, c'è poi chi ha deciso spontaneamente di “passare la mano” almeno per questa volta.

È il caso dell’azienda agrituristica Podere la Casina di Lamporecchio. «Dovevamo affrontare alcuni lavori di ristrutturazione - afferma il titolare Alessio Mori - e questo clima di incertezza ci ha indotto a metterli in programma proprio adesso».



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