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Il piano urbanistico bocciato da Regione e Soprintendenza

Il piano urbanistico bocciato da Regione e Soprintendenza

Il consigliere Niccolai segnala il mancato raggiungimento degli obiettivi sulla riduzione del consumo di suolo e sulla salvaguardia dei beni ambientali

28 aprile 2021
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PESCIA. Cosa intende fare la Regione qualora il Comune di Pescia approvasse in via definitiva il piano operativo? Ad interrogare il presidente della giunta regionale nel merito della questione è il consigliere Marco Niccolai, che non ha mai nascosto le sue perplessità nei confronti di quell'atto. A maggior ragione adesso, forte del parere negativo della Conferenza paesaggistica e delle criticità dal punto di vista del mancato raggiungimento degli obiettivi di riduzione del consumo di suolo e di salvaguardia dei beni ambientali e paesaggistici del territorio indicati dalle normative regionali. Nella sua interrogazione Niccolai cita il verbale prodotto dalla Conferenza Paesaggistica lo scorso 26 gennaio, nel quale si evidenziano «profili di non conformità del piano operativo rispetto al PIT-PPR, già puntualmente evidenziati dalla Regione, in sede di osservazione regionale, e dalla Soprintendenza, nella fase di osservazione post adozione e nella prima seduta della presente Conferenza, tali da rendere necessario procedere a una revisione dei contenuti dello stesso in base a quanto sopra espresso». Proprio in seguito a tali osservazione la conferenza invitava l’amministrazione comunale ad operare una sostanziale riconfigurazione del piano operativo, in particolare in relazione alle previsioni di consumo di suolo ed a quelle che riguardano i beni paesaggistici e culturali. Anche la Soprintendenza è intervenuta nel merito di alcune trasformazioni previste, come Villa Vitali per il quale è in corso di avvio il procedimento per la dichiarazione di interesse culturale, pertanto viene evidenziato che si rende necessario annullare quanto previsto dal piano. Tra i motivi di bocciatura del piano, anche, quelli che vanno contro il blocco di consumo di suolo agricolo: tra queste la previsione che riguarda l’ampliamento del piccolo nucleo di Pescia Morta, individuato dal piano come "morfotipo della campagna urbanizzata" e proprio per ciò «non coerente con i relativi obiettivi specifici che sono orientati ad arrestare il processo di dispersione insediativa bloccando il consumo di suolo agricolo». Il consigliere Niccolai evidenzia, nella sua interrogazione, come in teoria, il Comune potrebbe procedere comunque con l'approvazione del piano, esponendosi comunque ad un contenzioso dinanzi agli organi competenti. Sono state numerose, in questi mesi, le sollecitazioni da parte di gruppi politici di opposizione, come ad esempio "Pescia è di tutti" di conoscere l'esito dei rilievi della Conferenza Paesaggistica, ma la giunta ha sempre mantenuto un certo riserbo sull'argomento. C'è da vedere adesso come intende procedere: se azzerare completamente il piano andando ad una nuova adozione e dunque facendo ripartire il provvedimento da zero, come sembrerebbero suggerire i rilievi della Conferenza Paesaggistica, o andare comunque avanti convinti della bontà del proprio operato. —

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