L’amianto fa paura all’hotel e un po’ meno alla piscina
Pescia, intervento di Franchini (Fdi-An) sulla tempestività degli interventi adottati nelle due strutture. «Forse anche per il Marchi serviva una segnalazione anonima»
PESCIA. Perché il tetto in amianto dell’hotel dei Fiori, che da circa un anno ospita i profughi presenti a Pescia, rappresenta motivo di preoccupazione per l'amministrazione, mentre il tetto in amianto della piscina Marchi, di cui si è discusso nell'ultimo consiglio comunale, ha finito per suscitare solo “l'ilarità ingiustificabile” del presidente del consiglio comunale? A sollevare la polemica è il portavoce di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale, Roberto Franchini, che si interroga su come sia possibile che in merito alla stessa problematica, vale a dire la presenza di amianto sul tetto di due edifici cittadini, l'amministrazione adotti il sistema “due pesi due misure”. Il riferimento è alla preoccupazione palesata dal sindaco Oreste Giurlani nei confronti della denuncia anonima alla Asl sull'amianto presente all'hotel dei Fiori. «Pare che per quel tetto si dovrà intervenire urgentemente – ha sottolineato Franchini – semplicemente perché vi è stata una denuncia anonima alla Asl e quest'ultima dopo un immediato sopralluogo ne ha verificato la pericolosità e notificato al Comune un verbale invitandolo a intervenire nel merito. Il sindaco si è dichiarato preoccupato pure per i rischi che corrono le case attorno a quell'hotel».
Diversa la reazione nei confronti dell'amianto della piscina Marchi e della contigua palestra, oggetto di un'interrogazione presentata da FdI - An. «L'interrogazione intendeva avere chiarimenti sulle cause delle due (brevi) chiusure avvenute a novembre della piscina Marchi – spiega Franchini - dopo che un verbale della Asl è stato notificato alla Provincia di Pistoia, nel quale si evidenziavano gravi carenze strutturali e igenico sanitarie, costringendo la Provincia ad emettere ordinanza di chiusura dell'impianto. Siamo allibiti di come il presidente del consiglio comunale di Pescia, leggendo l'interrogazione, abbia espresso valutazioni sarcastiche in special modo quando si parla del tetto in amianto della piscina e della contigua palestra, tetto che conta più di 30 anni di vita, come dichiara lo stesso presidente del consiglio quando dice ho lavorato sotto quel tetto da insegnante per 30 anni. Questo è un irresponsabile metodo per sminuire una situazione di reale pericolo di fronte all'opinione pubblica».
Il sistema “due pesi due misure” è stato adottato anche nei confronti della sicurezza antincendio: «All'hotel dei fiori i vigili del fuoco sono intervenuti intimando la sua chiusura per un inadeguato sistema di sicurezza antincendio, mentre per la piscina Marchi, dopo che nel 2012 vi è stata una intimazione delle autorità al gestore di messa a norma dell'impianto antincendio, ad oggi la pratica è ancora dai vigili del fuoco».