Massa, Esselunga amplia di 1.200 metri la superficie per la vendita
la svolta dopo dieci anni. Previsti almeno 25 posti di lavoro in più fra diretti e indiretti
MASSA. Ci sono voluti più di dieci anni, ma ora ci siamo per l’ampliamento dell’Esselunga del viale Roma. Proprio in questi giorni il Comune di Massa ha rilasciato un ultimo permesso a costruire nei confronti della La Villata spa, società immobiliare del gruppo Esselunga, necessario per andare a realizzare gli interventi previsti per il proprio punto vendita del viale Roma. Si tratta del noto progetto di ampliamento, che dopo un lungo iter burocratico entra nel vivo, ora che sono state completate le rotatorie su via Marchetti e via Romana e iniziati da qualche mese i primi lavori.
L’intenzione è di effettuare un ampliamento della struttura esistente, per renderla più moderna e funzionale al mercato odierno. In questo modo l'intera struttura raggiungerà i 5.650 metri quadrati, facendo passare la superficie di vendita dagli attuali 2.405 metri quadrati a 3.605: milleduecento in più. A questo si aggiungeranno poi il punto bar per l’utenza del supermercato, nuovi servizi per il personale. Soprattutto, aumenterà la superficie del magazzino, anche in prospettiva dell’e-commerce e delle consegne.
Al momento, visto che dall’approvazione definitiva del progetto sono passato due anni, non è ancora noto l’importo finale dell’investimento, sebbene durante le varie fasi di approvazione della variante urbanistica è stato riferito di diversi milioni di euro, con la previsione di creare almeno 25 posti di lavoro, tra occupazione diretta e indiretta. In cambio di questo ampliamento, che ha richiesto appunto una variante urbanistica, Esselunga ha acquistato per 900mila euro un terreno comunale in prossimità della struttura, oltre ad impegnarsi per la realizzazione di una serie di opere infrastrutturali come le due rotonde di via Marchetti e via Romana per 300mila euro, nuovi marciapiedi e spazi verdi, il contributo perequativo di 300 mila euro per la villa della Rinchiostra poco distante.
Per arrivare a tutto questo c’è voluto un percorso lungo e tortuoso. Basti pensare che l’idea di andare ad ampliare il punto vendita risale al 2013, con la prima versione di variante urbanistica accolta dall’allora amministrazione Volpi nel 2014. Da lì in poi tuttavia l’ampliamento rimase solo sulla carta per l'assenza del regolamento urbanistico (poi approvato nel 2019) tanto che intorno al 2020 la società voleva rinunciarvi. Con la nuova amministrazione Persiani si arrivò ad una soluzione di compromesso. Non più il vecchio progetto, ma una “variante” alla variante urbanistica: non più due piani ma uno solo, la riduzione delle metrature di ampliamento. Di conseguenza, rispetto alla precedente versione sono calate anche le perequazioni per la città, che pur vedendo conservate le due rotatorie ha visto calare il contributo alla Rinchiostra, sceso da 1,1 milioni a 300mila euro.
Anche per questo la variante in ogni sua fase di approvazione in consiglio comunale, poi definitivamente conclusa nel 2023, ricevette forti critiche. In particolare dalle opposizioni di centrosinistra, come Partito democratico e Movimento 5 stelle, che hanno lamentato le conseguenti ricadute sul commercio in città per l’ampliamento di un supermercato e che i vantaggi pubblici finali siano inferiori alle promesse iniziali.
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