Massa, un nuovo divieto di balneazione: stop ai tuffi accanto al Brugiano. Le date e i motivi
Lo sfogo dei balneari: «Assurdo affrontare queste emergenze durante la stagione»
MASSA. Un nuovo divieto di balneazione, questa volta sulla sponda sinistra del torrente Brugiano, pieno centro di Marina di Massa. Un’eccessiva presenza di batteri in acqua, rilevati dall’agenzia regionale Arpat che ha portato il Comune di Massa ad emettere un divieto di balneazione temporaneo.
Le date
Questo resterà in vigore per le prossime ore, fintanto che in quelle acque non torni la balneabilità. L’area dove da ieri pomeriggio – 5 settembre – è stato introdotto il divieto è denominata “Sinistra Brugiano”: una fascia di litorale di circa 200 metri in linea d’aria, dove sono presenti quattro concessioni marittime, denominate Bagno Vignali, Bagno Italia, Bagno Giulia, Bagno Nettuno. Qui, nel corso dei rilevamenti mensili effettuati lo scorso 3 settembre, l’agenzia regionale ha rilevato uno sforamento di entrambi i batteri sotto monitoraggio: escherichia coli pari a 546 MPN/100ml (quando il limite massimo è 500) , enterococchi intestinali pari a 350 MPN/100ml (quando il limite massimo è di 200) . Elaborati i dati e ricevuto le risposte, ieri pomeriggio Arpat ha trasmesso i risultati al Comune di Massa che non ha potuto far altro che firmare un divieto di balneazione temporaneo, in attesa che i campionamenti suppletivi diano risultato favorevole attestando a quel punto il ritorno della normalità e quindi alla balneazione.
Le cause
Diverse potrebbero essere le cause che hanno portato a questa eccessiva presenza di batteri nell’acqua. Spesso, ma non sempre, analoghi sforamenti si verificano in giornate dove il mare è mosso e il meteo avverso. Ciò però non spiega l’assenza di simili divieti nel resto del litorale massese, dove anzi la situazione è ampiamente sotto le soglie di legge. Semmai, siccome già ipotizzato in anni precedenti specie alla foce di questo ed altri torrenti, gli indiziati principali potrebbero essere gli scarichi abusivi che, sversando nel reticolo idrico a monte del Brugiano, poi finiscono a mare. Del resto enterococchi intestinali ed escherichia coli sono batteri fecali, lungo il Brugiano sono presenti diversi animali ma anche molte abitazioni.
I balneari
Anzi, di questa ragione è convinto il Consorzio dei balneari di Massa, che conosce bene quanto di sovente accade durante la stagione estiva. E che proprio per questo ritiene «assurdo e imbarazzante», come dichiara la presidente del Consorzio Itala Tenerani. «È difficile trovare le parole per commentare questo divieto di balneazione. Il divieto di balneazione vicino al fosso Brugiano può voler dire solo che ci sono scarichi abusivi e che arriva al mare qualcosa che non dovrebbe arrivare. È una situazione simile a quella che ogni volta si presenta al fosso Magliano. Trovo che sia assurdo ed imbarazzante che una località turistica balneare ad oggi si trovi ad affrontare addirittura in stagione un’emergenza che non dovrebbe verificarsi». Come da prassi, Arpat entro 72 ore effettuerà nuovi campionamenti, così da verificare se vi sia stato il ripristino della normalità. In caso positivo verrà revocato il divieto, in caso contrario verranno effettuati altri controlli ogni 24 ore. In generale, questi controlli sulla balneabilità delle acque vengono effettuati ogni mese da Arpat per verificare che non vi siano batteri nocivi in mare.
I parametri
I parametri da controllare, secondo la normativa, sono quelli microbiologici, in particolare Escherichia coli ed enterococchi intestinali. Occorre infatti tenere presente che questo monitoraggio è finalizzato soprattutto alla tutela della salute dei bagnanti ed è diverso da quello effettuato per determinare la qualità ambientale delle acque marino-costiere, che al contrario prende in considerazione lo stato chimico e lo stato ecologico delle acque.