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Lavoro

Massa Carrara, il tasso di disoccupazione precipita ai minimi storici

di Giovanna Mezzana
Massa Carrara, il tasso di disoccupazione precipita ai minimi storici

Ma gli esperti mettono in guardia: ecco che cosa è accaduto

11 giugno 2024
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MASSA CARRARA. Sorpresa: il tasso di disoccupazione della provincia apuana è ai minimi storici, è al 6, 3 per cento. Si tratta di un risultato che ha quasi dell’incredibile (almeno) per i non addetti ai lavori, che non padroneggiano le dinamiche “delle percentuali”; ed è probabilmente sconcertante e scoraggiante, invece, per chi – da lungo tempo – è in cerca di un impiego e non lo trova. Il dato però ha tutti i crismi della veridicità perché è contenuto nel Rapporto Economia 2024 curato dall’Istituto di Studi e Ricerche della Camera di Commercio Toscana nord ovest. Ma sono proprio gli esperti a mettere in guardia: e detto in maniera un po’sbrigativa, per dare l’idea, potremmo dire che non è tutto oro ciò che luccica. Vediamo il perché.

Vocabolario

Innanzitutto cerchiamo di capire che cos’è il tasso di disoccupazione: esso è il rapporto che sussiste tra il numero dei disoccupati e le cosiddette forze di lavoro (che sono rappresentate dalla somma degli occupati più i disoccupati) ; esso viene rilevato sulla platea delle persone che nell’ultimo mese dalla rilevazione hanno intrapreso almeno un’azione attiva per cercare lavoro e sono disposti a essere impiegati nelle due settimane successive.

La lettura

Ebbene, nel 2023 rispetto al 2022, il tasso di disoccupazione della provincia di Massa-Carrara è sceso dall’8, 9% al 6, 3%. Meraviglioso, si potrebbe esclamare. Eppure gli esperti mettono in guardia: la rilevazione Istat è fatta su un campione molto ristretto e va da sé che le oscillazioni possono essere piuttosto alte. Tenuto conto che il tasso di disoccupazione a Massa-Carrara era ormai da lungo tempo a doppia cifra – intorno al 10 per cento – possiamo dire, con un po’di approssimazione, che qualcosa di buono sul mercato apuano del lavoro è sicuramente accaduto, ma non probabilmente nella proporzione che suggerirebbe la discesa percentuale, tant’è che sempre gli esperti sconsigliano il confronto temporale (anno su anno, nel 2023 rispetto al 2022, per esempio) .

Gli occupati

Al contempo, come anche il senso comune potrebbe a questo punto immaginare, il tasso di occupazione – che è dato dagli occupati rispetto alla popolazione in una certa fascia di età da lavoro – è salito ai massimi storici: è al 66%, e ciò significa che si sta avvicinando alla media toscana – che è al 69%, in passato era più lontano – ed è migliore della media italiana (61, 5%) . Sempre secondo il Rapporto Economia dell’Isr della Camera di Commercio Toscana nord ovest, nell’ultimo anno sono cresciuti sia gli occupati uomini che gli occupati donna, ma è la dinamica sul mercato rosa del lavoro che ha funzionato da traino; il tasso di occupazione femminile è passato infatti dal 51% del 2022 al 57% del 2023, significa che fatto 100 le donne in età da lavoro, cioè fino a 64 anni, 57 di loro su 100 lavorano; il tasso di occupazione maschile invece è al 75% ed è cresciuto nell’arco di 12 mesi, nel 2023 rispetto al 2022, di circa quattro punti percentuali. Certo, resta tutto il cosiddetto mismacht, parola inglese che identifica il difficile punto d’incontro fra domanda ed offerta di lavoro; le imprese – soprattutto quelle del settore industria – faticano a trovare competenze specifiche e figure specializzate: ma questa è tutta un’altra storia.

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