Il Tirreno

FIVIZZANO. È stato ritrovato senza vita riverso in mezzo alla vegetazione a 500 metri dalla sua abitazione di Pian di la, Mauro Fabiani, il pensionato 62enne scomparso dalla mattina di giovedì 11 aprile scorso. È stato un cacciatore di Groppoli che fa parte di una squadra di Gassano, che partecipava alle ricerche, a trovare il cadavere dell’uomo, nel pomeriggio di venerdì 19 aprile attorno alle 17. Il cacciatore stava camminando tra la sterpaglia ed è scivolato cadendo a terra e ritrovandosi le gambe del disperso a pochi centimetri dal volto.
Il ritrovamento
Il corpo era semi-nascosto dalla vegetazione in prossimità di un canaletto; il punto del ritrovamento come detto è situato a circa 500 metri dall’abitazione che il pensionato divideva con la compagna Maria. Un luogo situato ai margini del raggio di azione delle ricerche che sono avvenute dal giorno della scomparsa. Era nella vegetazione adiacente a una stradina sterrata e fangosa che da pian di la conduce a Gragnola.
Gli accertamenti
Le cause del decesso sul momento sono state attribuite a cause naturali (s’ipotizza un malore), ma sarà un’ulteriore ispezione cadaverica a determinare cosa sia successo e a quando risale il decesso. L’uomo era scomparso otto giorni prima. Alle 10 di mattina di giovedì 11 aprile aveva detto alla compagna che si sarebbe recato in visita a un vicino di casa e da lì si erano perse le tracce. Si è dunque chiusa nel peggiore dei modi questa vicenda che ha tenuto con il fiato sospeso i familiari, la comunità di Gassano e i molti partecipanti alle ricerche che – coordinate dalla Prefettura di Massa-Carrara – sono andate avanti in questi giorni.
Le ricerche
Considerati i problemi di deambulazione del pensionato erano state battute le zone tutt’attorno a Pian di la, un nucleo di case in aperta campagna a ridosso del torrente Aulella. Si era anche pensato che Fabiani potesse essere caduto nel torrente e lungo le sponde del corso d’acqua si erano incentrate le ricerche da parte di carabinieri, vigili del fuoco, volontari del Ser.Fir.Cb, squadre di cacciatori e persone del posto. Avevano partecipato alle ricerche anche droni, elicotteri e unità cinofile.
Le ipotesi
Resta ora da capire cosa ci faceva in quel luogo il pensionato: quel sentiero infatti è una scorciatoia in mezzo ai boschi per raggiungere l’abitato di Gragnola che comunque dista alcuni chilometri. Sul posto dopo l’allarme lanciato dal cacciatore sono intervenuti i carabinieri e i vigili del fuoco che dopo il nulla osta per la rimozione del cadavere da parte del magistrato hanno provveduto al recupero e al trasporto della salma all’obitorio dell’ospedale di Fivizzano dove rimarrà a disposizione dell’autorità giudiziaria.