Il Tirreno

La sentenza

Massa, sciopero all’Unieuro: azienda condannata. Cosa è accaduto quel 22 dicembre

di Libero Red Dolce
Il punto vendita Unieuro a Massa
Il punto vendita Unieuro a Massa

Per il tribunale durante un’astensione dal lavoro ci fu un comportamento antisindacale. Due lavoratori furono richiamati per operare nel negozio ma con mansioni inferiori

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MASSA. Il 22 dicembre dello scorso anno i dipendenti di Unieuro decidono di scioperare. È una mobilitazione nazionale. L’adesione nel punto vendita di Massa è buona: 22 dipendenti su 29 aderiscono. Sono i giorni di Natale, per le vendite c’è il rischio di un duro colpo. E dunque, per evitare la chiusura del negozio, l’azienda ha bisogno di qualcuno che lavori. È una pratica legittima da parte del privato, ma ha delle regole.

E secondo una sentenza del tribunale di Massa queste regole non furono rispettate quel giorno di dicembre da parte dell’azienda. Così Unieuro, alla quale Uiltucs Toscana e Filcams Cgil avevano fatto causa per comportamento antisindacale, è stata condannata dal giudice del lavoro del tribunale di Massa.

Bisogna innanzitutto capire quali sono le norme da rispettare. Per quanto lecito sia “impiegare lavoratori non scioperanti nei compiti dei lavoratori in sciopero”, come riconosce la giudice Rossella Soffio nella sentenza in questione, ma non è possibile farlo adibendoli a mansione inferiori a quelle previste dal loro contratto. E questo è successo secondo la giudice.

“Nel caso che ci occupa - scrive nel dispositivo la giudice - entrambi i lavoratori non scioperanti risultano essere stati utilizzati nella giornata del 22 dicembre 2023 nello svolgimento delle mansioni di addetto alla cassa (mansione propria dell’appartenenza al 4 livello) e dunque adibiti a mansioni inferiori a quelle contrattuali proprie sia per il lavoratore (appartenenza al livello 2) che per la lavoratrice (appartenenza al livello 1).

La posizione di Unieuro

Unieuro invece ha sempre sostenuto che sulla base del proprio modello organizzativo - che Soffio, per inciso, fa notare non “risultare prodotto” - entrambi i lavoratori avrebbero potuto svolgere anche le funzioni di cassa, come complementare e accessoria, senza che ciò comportasse un loro demansionamento.

La decisione della giudice

Trattandosi nel caso del lavoratore preso in esame di uno store manager, richiamato da Viterbo a Massa proprio per lo sciopero, per la giudice non si può ritenere che lo svolgimento delle operazioni di cassa sia da ritenersi marginale e complementare all’attività. Lo stesso discorso, pur con le dovute differenze trattandosi di un capo reparto dell’area magazzino e cassa. La giudice Soffio ha perciò dichiarato l'antisindacalità del comportamento tenuto d Unieuro, “ordinando alla stessa di astenersi dal compiere in futuro tali comportamenti”. L’azienda dovrà dovrà anche pagare circa 5mila euro di spese legali.
 

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