Il Tirreno

Carrara che cambia

Carrara, la Petite Cuisine lascia la città: dopo 33 anni una nuova sfida per lo chef Roberto Tissi

di Alessandra Vivoli

	Da sinistra Michele Cinacchi, Roberta Tissi, Roberto Tissi e Tiziana Fidenti
Da sinistra Michele Cinacchi, Roberta Tissi, Roberto Tissi e Tiziana Fidenti

Il locale di via Verdi è pronto a un progetto innovativo: «I presupposti per lavorare bene e con serenità ci sono tutti quindi sono davvero molto contento e pronto a cominciare»

03 aprile 2024
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CARRARA. Cominciamo col dire che, con Carrara, non è stata scritta la parola fine. Ma, per quel che riguarda il presente e l’immediato futuro, è un momento di grandi cambiamenti per lo storico ristorante “Petite Cuisine” di via Verdi, pieno cuore della città. Il locale ha chiuso i battenti dopo una Pasqua e una Pasquetta da tutto esaurito e adesso è pronto a una nuova sfida, al bagno “Alda” alla Partaccia abbracciando il progetto di tre imprenditori carraresi che hanno davvero un sacco di sfide in campo per il futuro.

Chef Roberto Tissi, a 65 anni è pronto a un nuovo progetto.
«Voglio come prima cosa sottolineare che non ho chiuso a Carrara perché non lavoravo più: la mia clientela, che è trasversale e viene anche da fuori città, non ci ha mai abbandonato e posso affermare con serenità che ai nostri tavoli si sono sedute generazioni intere. Abbiamo sempre fatto il nostro, e la dimostrazione è la Pasqua appena trascorsa e il modo in cui ci hanno salutato, con grandissimo affetto. A 65 anni però ho trovato la forza di cambiare e di credere in un progetto che mi porterà sul mare, con la mia cucina. Insieme a me ci sarà mio genero, Michele Cinacchi, insieme affrontiamo con entusiasmo questa avventura».

Come giudica la sua lunga esperienza a Carrara?
«Sono stati trentatre anni pieni di soddisfazioni: abbiamo lavorato bene e la cosa bella è stato vedere i nipotini, che venivano al ristorante con i nonni, tornare magari anche con la fidanzata, con la moglie e i figli. Certo negli ultimi anni le cose sono un po’ cambiate per la città, soprattutto in inverno si lavora molto meno ma, voglio sottolinearlo, non è per questo che chiudiamo e, con Carrara non abbiamo scritto la parola fine».

Proprio nei mesi scorsi avete avuto come cliente anche un premio Oscar.
«Si e devo dire che Adrien Brody, è di lui che si sta parlando, è stato davvero molto carino con noi. Stava girando qui a Carrara ed è venuto a cena. Ci ha fatto un sacco di complimenti e ha accettato anche di farsi una bella foto in cucina insieme a me e a mio genero Michele».

Adesso è pronto a cucinare, vista mare.
«Devo dire che il progetto di tre imprenditori carraresi mi ha convinto appieno. Ci ho creduto e credo anche nelle sfide a cui stanno pensando per il futuro. Sono certo che sarà un nuovo inizio e la affronto con una rinnovata energia».

I suoi clienti come hanno preso la notizia del vostro trasferimento?
«Sono stati tutti molto carini, con alcuni di loro si è creato un rapporto che va oltre quello di ristoratore-cliente. Alcuni dei nostri clienti sono diventati amici e si sono fidelizzati: hanno già detto che saranno ben contenti di continuare a venire a assaggiare la mia cucina, sul mare».

Lo ha già detto ma le voglio fare una domanda diretta: con Carrara l’avventura è terminata?
«Ci tengo a precisarlo: per il momento è terminata ma non so cosa ci riserverà il futuro. Adesso la cosa importante è affrontare al meglio questa nuova avventura al bagno Alda: i presupposti per lavorare bene e con serenità ci sono tutti quindi sono davvero molto contento e pronto a cominciare». 

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