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Pertosse, è boom di casi a Massa: quattro contagi in una classe. I consigli della pediatra

di Alessandra Vivoli
Pertosse, è boom di casi a Massa: quattro contagi in una classe. I consigli della pediatra

L’allarme è soltanto per i bambini al di sotto di un anno. La dottoressa Fabiola Salvetti: «Tenere a casa i bambini durante la fase acuta della malattia»

22 marzo 2024
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MASSA. La cosa importante, e da evidenziare, è che non siamo di fronte a una casistica tale da richiedere ricoveri ospedalieri.

Ma il dato che deve invece far riflettere è quello di un vero e proprio boom di contagi da pertosse soprattutto nella fascia dei bambini di età scolare.

Tanti i casi negli ultimi mesi e l’ultimo in una scuola di Massa ha evidenziato particolari criticità per l’elevato numero di contagi.

Le raccomandazioni pediatriche sono quelle che riguardano anche i casi di varicella che si stanno verificando in questo periodo dell’anno: tenere a casa da scuola i bambini quando la malattia non è ancora rientrata e quindi potrebbe essere veicolo di contagio. Nei casi di pertosse certificata è obbligatorio denunciare all’Asl la presenza della malattia per una valutazione della profilassi a livello familiare o scolastica.

I casi di pertosse

Tanti casi e, al momento, nessuna criticità o complicazione tale da determinare il ricovero in ospedale.

Un dato, quello dell’aumento dei contagi, che si è registrato anche in altre zone della Toscana, come ad esempio Pistoia. E, di fronte alla cura antibiotica necessaria per debellare la malattia, i medici ricordano l’importanza della vaccinazione che può essere effettuata anche dalle mamme in gravidanza dopo la ventottesima settimana. A correre maggiori rischi nei casi di pertosse sono infatti i bambini sotto all’anno di età.

Parla l’esperta

La dottoressa Fabiola Salvetti è la rappresentante provinciale dei medici pediatri. Il quadro della situazione, per quel che riguarda il diffondersi di pertosse e varicella, lo ha ben presente». «E le raccomandazioni – continua la dottoressa Salvetti – sono precise: non creare allarmismi perché al momento tutti i casi sono sotto controllo e trattabili a casa propria. Ma, allo stesso tempo fare in modo di non creare veicoli di contagio.

«La prima cosa da fare – spiega la dottoressa Salvetti – di fronte a una tosse molto forte e “diversa” da quelle avute già dai proprio figli, è rivolgersi al medico per poter procedere a una copertura antibiotica».

«Nei casi di pertosse il contagio si può propagare – spiega – anche nei giorni immediatamente precedenti alla tosse conclamata. Per questo è necessario, una volta accertata la malattia, valutare anche se trattare chi è stato a stretto contatto con il bambino».

A questo si aggiunge, come in molti casi, anche il buon senso. «Ad esempio per la varicella, che ha colpito parecchi bambini – continua la pediatra – quello che si raccomanda è di mandare a scuola o all’asilo i bambini solo una volta che manifestazioni cutanee sono scomparse. Insomma accorgimenti semplici dettati prima dal buon senso che dai precetti medici.

I casi nella scuola

In una scuola di Massa alcuni casi clinici (cioè senza documentazione immunologica) e uno o due sicuramente documentati hanno necessitato, di recente, il monitoraggio per una intera classe.

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