Il Tirreno

Violenza

Massa, un detenuto aggredisce un educatore: pugni e calci durante il colloquio

Massa, un detenuto aggredisce un educatore: pugni e calci durante il colloquio

Attimi di paura all’interno del carcere. L’uomo è finito al pronto soccorso

09 febbraio 2024
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MASSA. Violenta aggressione dentro al carcere di Massa. È successo l’altra mattina durante un normale colloquio, sorvegliato dall’esterno da un poliziotto penitenziario. Il detenuto si è scagliato, all’improvviso, contro il funzionario pedagogico, colpendolo violentemente al volto con un pugno, facendolo cadere a terra e avventandosi contro ha cercato di prenderlo a calci. Si è evitato il peggio – si legge nella nota della Uilpa della polizia penitenziaria – grazie al tempestivo intervento dell’agente di polizia penitenziaria che si è precipitato nell’ufficio per fermare il detenuto, completamente accecato dalla furia, riuscendo ad allontanarlo . L’educatore aggredito è finito al pronto soccorso dove gli sono stati applicati dei punti di sutura alla bocca ed è stato sottoposto a una risonanza magnetica per escludere lesioni intere.

«All’operatore, vittima della triste vicenda, va tutta la nostra solidarietà e vicinanza – si legge nella nota firmata dal segretario generale territoriale della Uilpa Polizia Penitenziaria Francesco Aufiero – Nonostante l’istituto Massese, sia a regime “aperto” e orientato a favorire le migliori condizioni detentive ai ristretti, con notevoli sacrifici, anche da parte del personale di Polizia Penitenziaria, al minimo gesto o comportamentosconveniente, messo in atto da qualsiasi detenuto, emerge quanto siano vulnerabili ed inefficaci le attuali misure di sicurezza per assicurare l’ordine e la disciplina nell’Istituto. Impresa resa ancora più ardua se si pensa di fronteggiare una popolazione detenuta in costante aumento, con un alto indice di sovraffollamento».

Il segretario Uilpa segnala inoltre: «difficoltà relative alla difficile gestione dei numerosi detenuti affetti da problemi psichiatrici presenti nell’istituto massese».

«Il personale di Polizia Penitenziaria della Casa di Reclusione di Massa – come già denunciato dalla Uilpa in diverse circostanze, in ultimo il 22 gennaio scorso, in occasione della visita a Massa del Sottosegretario alla Giustizia, On. Andrea Delmastro Delle Vedove – risulta carente sia sotto l’aspetto del numero dell’organico previsto per ciascun ruolo sia per quanto riguarda l’installazione delle apparecchiature elettroniche di controllo utili a migliorare e garantire la sicurezza dell’Istituto».

La Uil Polizia Penitenziaria «da tempo denuncia il progressivo collasso di tutto il sistema penitenziario, basta leggere i dati relativi a: sovraffollamento, ai suicidi, alle aggressioni agli operatori penitenziari, alle strutture inadeguate e al carente servizio sanitario interno».

Dal sindacato anche l’appello «per un efficace intervento risolutivo da parte dei vertici dell’Amministrazione, in particolare del Provveditorato per quanto riguarda gli Istituti Penitenziari della Regione Toscana».

«Non si può più attendere, occorrono chiari e specifici provvedimenti che tutelino e tengano in seria considerazione le esigenze del personale e creino le condizioni migliori per garantire la sicurezza del lavoro ed evitare che il personale– si chiude la nota della Uilpa – sia costretto a lavorare sempre in condizioni precarie e sotto pressione».

La direttrice del carcere, contattata dal Tirreno, non ha rilasciato dichiarazioni in merito alla vicenda.


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