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Massa, 82enne in attesa all’ospedale per nove ore. Per la Asl è «un tempo congruo»
Il direttore del Pronto soccorso interviene dopo la segnalazione del figlio dell’anziana, che ha raccontato la disavventura a Il Tirreno
MASSA. Il figlio ha raccontato che la madre 82enne era rimasta nove ore al pronto soccorso, senza poter bere un bicchier d’acqua e con l’aria condizionata altissima.
Alla segnalazione di Bruno Nicoli, direttore d’orchestra alla Scala, risponde il direttore del Pronto soccorso, il dottor Alberto Conti.
«In merito all’articolo “Nove ore al pronto soccorso, senza acqua” – si legge nella nota – l’Azienda USL Toscana nord ovest, tramite il direttore del Pronto Soccorso dell’ospedale Apuane Alberto Conti, esprime prima di tutto sorpresa per il fatto che l’utente in questione, raccontando un episodio comunque di circa un mese fa, parli di ambiente eccessivamente freddo, visto che in questo periodo qualche paziente o suo familiare può far riferimento semmai al troppo caldo. Comunque l’impianto è centralizzato, con una temperatura tra i 24 e i 26 gradi».
«Per quanto riguarda la permanenza di circa 9 ore nella struttura –continua ancora la nota del dottor Conti – si tratta di un tempo congruo, addirittura inferiore alla media, per situazioni come quelle della signora 82enne che prevedono l’esecuzione di molti esami e la presenza di tempi tecnici per i vari passaggi legati a procedure di tipo ortopedico».
«Durante queste operazioni, tra l’altro, non è possibile dare da mangiare e da bere ai pazienti che, in base alle risultanze degli accertamenti e dei primi trattamenti effettuati, potrebbero poi aver bisogno di interventi più invasivi e quindi anche di anestesia – si chiude la nota di Asl – La persona è quindi stata presa in carico in maniera adeguata dal personale dell’ospedale Apuane, con l’esecuzione di tutti i necessari accertamenti, esami e procedure ortopediche».
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