Il Tirreno

Lo sbarco

Ocean Viking a Marina di Carrara, due mani disegnano un cuore: è il saluto dei migranti alla città

di Giovanna Mezzana
Ocean Viking a Marina di Carrara, due mani disegnano un cuore: è il saluto dei migranti alla città

Mentre la nave entra in porto così un ragazzino commuove tutta la banchina

30 gennaio 2023
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MARINA DI CARRARA. Banchina Taliercio, ore 15, 15 di ieri. Ecco che fa il suo ingresso in porto la Ocean Viking, la grande nave rossa e bianca della Ong umanitaria Sos Mediterranee che trasporta 95 migranti salvati al largo delle coste libiche.

Il saluto

Dalla banchina tutti gli occhi sono puntati su quel bisonte del mare quando – all’improvviso, a poppa – compaiono due giovani mani che con le dita compongono la forma di un cuore. Così un ragazzino, uno dei migranti, saluta Carrara e tutti quegli uomini e quelle donne che sono lì, protesi verso di lui e verso i suoi compagni di viaggio. Non riesce a trattenere le lacrime Roberta Crudeli, la vicesindaca e assessora alle politiche sociali, e chissà insieme a lei quanti altri hanno avvertito – in quell’istante – un tuffo al cuore. Basterebbe questo piccolo-grande gesto per ringraziare Carrara, città dei monti ma anche del mare, ieri porto sicuro per questa gente che arriva dall’Africa sub sahariana: da Nigeria, Mali, Ghana, Ciad, Costa d’Avorio.

Si sale

A prua sventola il tricolore italiano e una bandiera gialla. Sono le 15 e 27 e la Ocean Viking attracca alla banchina Taliercio. Alle 15 e 40 viene calata la passerella. Il primo a salire è Antonio Dulvi Corcione, il capo della squadra mobile della questura apuana; con lui ci sono gli agenti della polizia di Stato. Verranno sequestrate – come da prassi – le carte nautiche per capire quale tragitto la Ocean Viking abbia fatto e che cosa sia realmente accaduto, e – come da prassi – verrà poi interrogato il comandante della nave. Sulla Ocean Viking sale quindi l’equipe di soccorso della Croce Rossa, il personale dell’Usmaf, gli Uffici di sanità marittima, anche se a bordo c’era già un’equipe medica della Sos Mediterranee.


A bordo

A un primo esame i migranti sembrano essere in salute: sono 95 di cui 15 sono donne; 34 sono i giovanissimi tra 14 e 18 anni; e quattro i bambini sotto 14 anni di età. A mano a mano che vengono sottoposti al test Covid-19, scendono a gruppi dalla Ocean Viking e salgono su pullmini per essere accompagnati al padiglione D dell’Imm..

L’abbraccio

Fuori dal porto li aspetta il benvenuto di tanti carraresi, che li hanno aspettati a lungo: quello della Cgil e dello Spi Cgil, di Legambiente, dell’Arci e dell’Anpi, dell’Accademia della Pace, di Open. Nella piazzetta davanti al bar Aisha – su viale Cristoforo Colombo – c’è uno striscione teso su cui si legge: “Benvenuti! A Carrara nessuno è straniero” Chissà se questo calore può aver scaldato il loro cuore.

La paura

Secondo quanto contenuto in un video diffuso dalla Sos Mediterranee dopo l’approdo al porto di Carrara, il viaggio della Ocean Viking è durato quattro giorni; nel momento in cui la Ong è intervenuta per il soccorso in mare sarebbero mancate all’appello 12 persone: otto sono state poi salvate, quattro sarebbero stati i dispersi in mare. Cosa queste persone hanno vissuto lo sanno solo loro. Certo è che alcune delle donne sono ancora molto spaventate, quando giungono all’Imm, secondo quanto riferito da alcuni dei mediatori culturali che hanno accolto i migranti al padiglione fieristico: alcune di loro hanno bisogno di essere rassicurate, le madri temono di essere allontanate forzosamente dai figlioletti; per alcune è necessario spiegare che quello in cui adesso si trovano è un luogo sicuro. All’Imm i migranti sono sottoposti a altre visite mediche poi arriva per tutti un pasto caldo. I minori non accompagnati sono attesi in una struttura alberghiera di Marina di Massa mentre gli adulti troveranno rifugio in centri in Toscana, Lazio e Marche. Buona vita a ciascuno di loro è l’augurio dal cuore di Carrara.

 

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