Il Tirreno

Servizio idrico

Senza acqua per diversi giorni, 45 richieste di risarcimento a Gaia

L’autobotte in un paese della nostra montagna
L’autobotte in un paese della nostra montagna

Confconsumatori promuove l’azione dei cittadini della montagna

02 ottobre 2022
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MASSA. L’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso – visto che di acqua si parla – arriva il 18 agosto: il vento travolge la costa e risale la montagna, abbatte alberi e pali della luce. Niente corrente, si fermano anche le pompe dell’acquedotto che garantiscono acqua alle frazioni del monte Belvedere: chi vive da quelle parti ha i rubinetti a secco per giorni. Certi che quei disservizi siano anche conseguenza della mancata manutenzione e dei mancati investimenti sull’impianto del Cartaro, molti utenti bussano alle porte di Confconsumatori per contare sull’assistenza legale, quindi chiedere a Gaia di essere risarciti.

Quarantacinque richieste di risarcimento danni inoltrate a Gaia, tramite Francesca Galloni, legale di Confconsumatori, da residenti di San Carlo, la Rocca, Tombara, Altagnana, Volpara, Tecchioni, Pariana, Volpigliano e Le Grazie. Richieste che – spiega l’avvocata – «seguono i numerosi disservizi e i disagi che ormai da tempo si verificano in quelle zone. Purtroppo l’ultimo episodio – dettaglia la legale – ha visto questi cittadini rimanere senza la fornitura di acqua dal 18 al 22 agosto a causa di un guasto elettrico che ha avuto ripercussioni gravi e prolungate sull’impianto delle Capannelle la cui funzionalità è stata a lungo compromessa anche a causa della mancata realizzazione di lavori di manutenzione e sistemazione della zona circostante, ha causato gravi disagi alla popolazione della zona montana che ritiene di dover percorrere tutte le strade a propria disposizione al fine di veder riconosciuto il giusto risarcimento dei danni e disagi sofferti. Questo episodio (quello dell’agosto scorso ndr) è infatti l’ultimo di una serie di disservizi che da settembre 2021 quei cittadini sono costretti a subire e che ha visto crearsi continue e durature interruzioni della fornitura dell’acqua con i disagi conseguenti. La normativa vigente, il regolamento di Gaia e la Carta dei servizi espressamente indicano – la legale fa il punto sugli aspetti tecnici – che il servizio di fornitura dell’acqua deve essere di qualità, continuo e senza interruzioni. Riteniamo che quanto accaduto rappresenti una violazione dei doveri del gestore che, a fronte del regolare pagamento da parte delle bollette, comprensive di quota fissa acqua, quota fissa depurazione, oltre alle stesse voci riferite al consumo di acqua, non ha garantito la fornitura del servizio con le caratteristiche dovute. La Confconsumatori, da sempre attenta e al servizio dei cittadini sul tema idrico, ritiene un dovere e diritto civico portare avanti le giuste istanze degli utenti danneggiati che, a fronte del pagamento di un alto corrispettivo per un servizio carente e deficitario, sono costretti anche a subire disagi e disservizi continui. A tal fine – conclude Confconsumatori – tramite anche il lavoro di sensibilizzazione portato del comitato dei cittadini, parte attiva della protesta, ha inviato negli scorsi giorni le prime 45 richieste alle quali ne seguiranno altre. Questo al fin di intraprendere il primo passo finalizzato, non solo a sensibilizzare il gestore e chi di competenza a risolvere le problematiche del servizio idrico integrato in queste zone, ma anche al fine di ottenere un giusto ristoro». Chi fosse interessato può contattare l’associazione alla mail confcosnuamtpri.masa@gmail.com o al numero 0585488643.

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