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Carrara, primi malumori in maggioranza con i casi Gea Dazzi e Azione

Uno scorcio della giunta comunale
Uno scorcio della giunta comunale

Nel mirino le affermazioni sul Politeama e il progetto Scolpire il vento

02 ottobre 2022
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Carrara I mal di pancia cominciano a farsi sentire in quota maggioranza? Sembra proprio di sì. Da giorni nei corridoi di palazzo civico circolano rumors di presunti (neanche troppo) malumori all'interno del Pd. In questo quadro, risulta che la posizione in giunta dell'assessore Gea Dazzi non sarebbe troppo solida, già minata dalla querelle sul Politeama e da quella frase un po' indelicata «si farebbe prima a buttarlo giù».

Il tentennamento sul progetto del Mudac “Scolpire il vento” (che coinvolge anche l'Accademia di Belle Arti) avrebbe fatto il resto, alimentando l'irritazione serpeggiante negli ambienti Dem.

C'è chi sostiene ci sia già una fronda interna, in attesa della prima occasione per far saltare la delega alla Cultura e rilanciare i nomi scartati troppo in fretta (Laura Bruschi? Maria Mattei?).

La difesa d'ufficio del segretario comunale Gianluca Brizzi, «Massimo sostegno a tutta la delegazione, la giunta è in fase di rodaggio» sembra più un tentativo di tener calme le acque, se associata al secco «no comment» della consigliera Mattei e alle dichiarazioni di Luca Barattini, in lizza fino all'ultimo per un posto da assessore.

«Non è il momento di mettere mano alle deleghe - premette Barattini - ma le scelte che non tengono conto delle indicazioni di partito lasciano strascichi. La politica dovrebbe tornare a gestire gli equilibri».

Allusione sibillina al fatto che sugli assessori di area Pd una larga condivisione non ci sia mai stata (non è un mistero che la terna indicata dal partito ricomprendesse, oltre alla vicesindaca Roberta Crudeli, Cristiano Bottici poi diventato presidente del consiglio comunale e lo stesso Barattini).

Sembra poi che la prima cittadina sia un po' refrattaria a convocare riunioni di maggioranza, linea che starebbe urtando la sensibilità delle forze di coalizione. Insomma, l’assessore alla cultura resta osservata speciale, ma non è detto che sia sostituita.

Il caso Azione

Alleato della prima ora, in campagna elettorale, il partito di Carlo Calenda è rimasto fuori dalla giunta (bypassato a beneficio dell'ultimo arrivato, il Psi) e poi dall'assise cittadine (sono stati espulsi i due consiglieri Luca Vinchesi e Augusto Castelli, confluiti nel gruppo della lista Arrighi). Azione ora deve decidere se fornire un appoggio esterno all'amministrazione oppure se passare dall'altra parte, dove pare ci siano già contatti con Simone Caffaz e Massimiliano Bernardi (attualmente Carrara civica). «Abbiamo chiesto un incontro alla sindaca, ma senza avere risposta - spiega il segretario provinciale di Azione, Riccardo Pelliccia -C'è un confronto aperto all'interno del partito perché la decisione avrà ripercussioni a vari livelli, anche sulle amministrative di Massa. È chiaro che non possiamo rimanere senza rappresentanza a Carrara, per questo - ammette - abbiamo aperto un canale con diverse componenti del consiglio».

La campagna acquisti insomma è iniziata, anche se Simone Caffaz frena: «Escludo un mio ingresso in Azione, ma ci sono buoni rapporti». Stesso orientamento per Massimiliano Bernardi: «Rimango nell'ambito del civismo, che può dialogare con tutti, anche con il partito di Calenda».

Del resto, la politica mai come oggi è fluida, i voti sono diventati liquidi e anche le alleanze, ma i movimenti sottotraccia - se ci sono - prima o dopo vengono a galla.l

Michela Nicolai

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