Il Tirreno

Strade verso monte: buche, pericoli e danni alle auto

Camilla Di Maria
Strade verso monte: buche, pericoli e danni alle auto

Viaggio del Tirreno con l’ex consigliere Simone Ortori che denuncia: «I ricavi che arrivano dalla cave dovrebbero essere investiti nei lavori»

10 agosto 2022
3 MINUTI DI LETTURA





MASSA. Durante un percorso, effettuato con l’ex consigliere comunale, Simone Ortori, il Tirreno ha potuto osservare diverse criticità che caratterizzano le strade di montagna. Partendo da Massa in direzione San Carlo, almeno per quanto riguarda il tratto di strada comunale, non si riscontrano problemi; però, dopo un breve tratto di strada provinciale si iniziano ad osservare le prime buche e le difficoltà nel percorrere quel tragitto che, oltre ad essere molto frequentato dagli abitanti della zona, rappresenta anche una meta per numerosi turisti o per chi si deve recare alla fontana per prendere l’acqua. Proprio davanti alla fontana di San Carlo, inoltre, è presente un cartello realizzato dagli stessi cittadini della zona: “Max 12 litri a persona”, proprio per evitare che si creino lunghe file. Il fatto rilevante, però, è che percorrendo la strada per arrivare a Ca’di Cecco, proprio pochi minuti dopo San Carlo, si trova un’altra fontana che dispensa acqua potabile ma, purtroppo, è fuori uso, nonostante sopra di essa ci sia un cartello, questa volta non realizzato dai cittadini, ma direttamente dal Comune, che indica il prelievo massimo di acqua a 15 litri. Inoltre, in questo tratto, che porta fino a via Madielle, la strada è particolarmente difficoltosa perché – oltre a mancare di guardrail – è costituita da numerose fosse che costringono le macchine a fare slalom. Per non parlare, sulla stessa strada. della presenza di ciclisti e motociclisti che rischiano costantemente di cadere o di essere investiti. Le condizioni di quel tratto sono quelle sotto gli occhi di tutti perché, spiega Simone Ortori, «da qui passano i camion che vanno fino alle Cave Madielle». A detta di Ortori, però, questo problema non dovrebbe esistere: «È un paradosso, perché le cave versano al Comune una parte di ricavi che dovrebbero essere investiti per mantenere le strade, ma questo non accade. Inoltre, questo non succede solo in questa zona ma anche nella fascia Forno-Casette». Sempre secondo Ortori «se ripristinassero questa fontana, forse ci sarebbe un incentivo in più per la manutenzione di questi tratti». Continuando verso il Pasquilio si può notare subito alla sinistra una strada sterrata percorsa dai camion, mentre proseguendo dritti ci si ritroverà di fronte ad altre problematiche non più dovute al passaggio di mezzi pesanti, bensì ad altre carenze del territorio. E più si va avanti, più la situazione, purtroppo, peggiora. «Da qua fino al Pasquilio», spiega Simone Ortori, «la situazione è quella che si può toccare con mano. Nel versante di Montignoso, però, è già migliore. Noi che abitiamo qua, pur non volendo, ci siamo quasi “abituati”, ma ci mettiamo nei panni di un turista perché Google Maps da qua ti ci fa passare». E, in effetti, di macchine con targa straniera ce ne sono, e anche tante, perché nel nostro territorio anche la montagna è una meta molto ambita e frequentata, oltre al mare. «Chi è della zona, invece», continua Ortori, «inizia a non passarci più e a cercare altre strade ridotte un po’ meglio per evitare incidenti, ma anche di evitare di rompere la macchina. Perché se queste buche non le prendi piano, rischi di fare dei seri danni».

Percorrendo la stessa strada, in direzione Massa, ieri mattina c’erano dei lavori che, però, non stavano risistemando tutte le criticità presenti, bensì solo il tratto dove passa la fibra.


 

Primo piano
Il commento audio

Morte di Mattia Giani, il direttore del Tirreno alla partita della vergogna: «Una crudele idiozia»

Lo studio

Comuni più ricchi d’Italia, una sorpresa in Toscana – La classifica completa e i dati per ogni regione