Poveromo

«Vandalismi e furti nei bagni, ma sul mare c’è poca sorveglianza»

Il bancone del bar dell’Erika dove hanno rubato soldi dalla cassa
Il bancone del bar dell’Erika dove hanno rubato soldi dalla cassa

Sfogo del bagnino dell’Erika a Poveromo, la scorsa sera rubati soldi in cassa

05 agosto 2022
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MASSA. Vandalismi gratuiti, talvolta accompagnati da furtarelli, è la sorpresa che sempre più spesso accoglie al mattino i titolari degli stabilimenti balneari adiacenti le vie di accesso pubblico al mare. Interessati poi maggiormente a questo disagio sono i bagnini, che lavorano fino a sera per lasciare le spiagge fatte e tutto ordinato per accogliere i clienti l’indomani, ritrovandosi poi a dover igienizzare e risistemare nuovamente il tutto.

Carlo Arrighi, bagnino del Bagno Erika a Poveromo, fresco dell’infrazione con furto avvenuto al bagno la sera prima, arriva a segnalare al Tirreno questa situazione, al fine di sensibilizzare l’amministrazione comunale a cercare una soluzione per controllare maggiormente l’andirivieni notturno alla spiaggia: «Gli accessi al mare sono molto trafficati e le persone concludono la loro movida in spiaggia lasciando mozziconi di spinelli, bottiglie di spumante e rifiuti. Molti si spingono nella parte privata adiacente e me ne accorgo dalla spiaggia che al mattino è da rifare. Ieri notte sono entrati forzando un portellone, la serranda del bar e portandosi via un po’ della cassa, contenente tra l’altro pochi spiccioli. Il bilancio dei danni fortunatamente è stato di poco conto, ma il problema è condiviso con gli altri stabilimenti, più di frequente quelli adiacenti ai passaggi, e a volte i danni sono stati anche maggiori. Vorrei sensibilizzare chi di competenza per un controllo maggiore di notte, perché i giovani spesso concludono le serate con vandalismi vari, dando fuoco ai cassonetti o rovesciandoli; c’è chi viene a fare i bisogni, alcuni barboni mettono lì il proprio giaciglio e siamo poi io e i miei colleghi che, per legge, dobbiamo sobbarcarci l’onere di tenere puliti gli accessi e la spiaggia libera, e facciamo il possibile. Non saprei dire se l’installazione di telecamere possa essere un deterrente, oppure possa essere d’aiuto invitare i passanti a segnalare situazioni anomale. Chiedo solo, anche a nome di chi vive la stessa problematica, che vengano fatti più controlli per il degrado di questa parte di città», aggiunge.

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