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Persiani pronto a ricandidarsi, «ma alla poltrona non sono incollato»

Ivan Zambelli
Persiani pronto a ricandidarsi, «ma alla poltrona non sono incollato»

Il sindaco: unità ritrovata in vista del 2023

06 luglio 2022
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MASSA. L’inizio dell’ultimo anno di mandato è occasione per un’intervista al sindaco Francesco Persiani, per un bilancio, ma anche per entrare in questioni più “attuali”, dalle bonifiche, alla sanità fino allo stato di salute della maggioranza in vista del 2023.

Sindaco, se guarda indietro cosa vede dal 2018 ad oggi?

«Una città che andava ricostruita, sotto tanti aspetti. Penso ai vigili urbani, ai rifiuti, ad Asmiu. L’azienda è passata da perdere 700mila euro l’anno a fare utili, mentre la differenziata è salita al 60%. Sul decoro ci contestano che non esiste solo il centro storico; capisco chi abita nei quartieri laterali però quello è il simbolo della città. Voglio rassicurare dicendo che, pur partendo dal centro, ci sarà un movimento che si espanderà su tutto il territorio. Oltre al solido bilancio comunale, stiamo lavorando su rsa Pelù e per riequilibrare i bilanci di Casa Ascoli. Sul marmo abbiamo aumentato le tariffe, approvato il regolamento degli agri, adottato i Pabe. Rivendico di aver portato in fondo il regolamento urbanistico, senza pianificazione molti finanziamenti non si potevano ottenere. Il quadro è positivo, credo Massa sia molto cambiata».

Parliamo di bonifiche.

«Il primo settembre confidiamo che i lavori partano davanti all’ex Torino. Sappiamo poi che il progetto della bonifica di falda è stato approvato, il finanziamento va usato entro quest’anno e a breve partiranno le gare per affidare l’ esecutivo. Anche questo si vedrà nel periodo 2023-2028. C’è poi la buca degli Sforza, che ha avuto un finanziamento da 11 milioni. C’è da fare, però i passi sono stati finalmente fatti».

Altro tema caldo la sanità territoriale e la Conferenza Zonale.

«La presidenza di Carrara è sembrata debole, quasi a tutelare le proprie strutture senza guardare all’insieme, tanto che Massa e Montignoso si sono mosse autonomamente sul Pnrr. I problemi restano tanti: carenza dei medici di famiglia, Pronto soccorso, 118, pochi donatori di sangue, assenza di un registro tumori. Bisogna pensare in un’ottica territoriale. Massa come capoluogo e forza politica di minoranza dovrebbe essere tutelata nel contesto zonale, ora che non ci sono più tre amministrazioni dal colore diverso».

Parliamo di politica in senso stretto: che lezione arriva dal voto di Carrara?

«Semmai dall’intera tornata elettorale. Abbiamo visto a Verona cosa è successo con il centrodestra diviso, ma abbiamo visto anche cosa è successo a Pistoia, con la riconferma del sindaco al primo turno. A Carrara sono stati messi insieme tanti errori, e forse anche questo esito ha permesso di tornare all’unità del 2018, foriera per il 2023».

È sempre valida l’ipotesi per un nuovo assessore?

«Ho fatto il possibile per mantenere il dialogo, senza alimentare divisioni. Ho cercato di fare da collante. Alla fine la maggioranza c’è, se questa ritrovata unità dovrà materializzarsi, non ho mai chiuso le porte a nessuno».

Si ricandida?

«L’obiettivo è continuare quanto fatto. Anche il rafforzamento della squadra va nel senso di alleggerire i miei impegni per tornare tra le persone. Se tutto questo sarà prodromico a una condivisione di forze politiche e civiche, io do la mia disponibilità. Però non voglio “rimanere incollato alla poltrona”, spesso è scomoda e fastidiosa. Questo è il mio impegno e voglio portare in fondo un ciclo».


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