Il Tirreno

La Comasca in ginocchio

La Comasca  in  ginocchio

Pioppo crolla sulla casa del custode e distrugge il tetto appena rifatto. Il vento sradica decine di piante. Daniele Carmassi: danni ingenti

30 giugno 2022
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MASSA. Sono suoni insoliti, forti: non le voci dei bambini che giocano al centro estivo. Ieri mattina alla Comasca i rumori sono strazio: la moto sega che corre sul legno, le grida di chi chiama i compagni di lavoro. Un correre di carriole, un inseguirsi di nastri rossi e bianchi ad avvisare che entrare è pericoloso. L’area verde lungo via Ronchi, quella delle feste, delle sagre e delle mattinate al fresco, è in ginocchio.

Martedì sera il vento entra, con la forza di un uragano, tra i pioppi, così irruento da sradicare gli alberi, strapparli dal terreno come fossero fili d’erba, lanciarli per metri. Sotto i pioppi, adesso che il terreno è tutto una buca, compaiono mattonelle, laterizi, materiale che qualcuno in passato ha abbandonato in quel terreno tra gli alberi. Ma sulle mattonelle le radici non riescono a far forza, non oppongono resistenza al vento: gli alberi crollano. Uno si abbandona sul tetto della casetta rosa dove vive il custode. Quel tetto, Afaph, l’associazione che ha in gestione il parco, lo ha ricostruito pochi mesi fa. Adesso è tutto da rifare.

I giochini nuovi, lo scivolo, la rete su cui arrampicarsi non ci sono più, distrutti da un pioppo. Quei giochi, nel cuore del parco, travolti da un albero, sono sintesi di una ferita. Profondissima.

C’è da ricostruire alla Comasca e i volontari sono al lavoro. Alle 6 sono già al parco e continuano senza tregua per tutto il giorno: rimuovono i rami pericolanti, tagliano gli alberi crollanti in piccoli pezzi, raccolgono la legna in un’area.

Daniele Carmassi, presidente di Afaph, i segni della ferita ce li ha impressi nel volto, nella voce: «È incredibile quello che è successo in 20 minuti, i volontari stanno lavorando dalle 6 – racconta ieri, poco dopo le 11 – nel pomeriggio altri volontari li sostituiranno. La nostra priorità è mettere in sicurezza il parco, consentire l’ingresso ai bambini».

La conta dei danni deve ancora essere fatta, ma Carmassi quel parco lo conosce come le sue tasche. Sa quanti lavori sono stati fatti e quanti adesso dovranno essere eseguiti di nuovo.

Guarda la casa rosa e pensa al tetto appena rimesso a nuovo: su quel tetto è steso un pioppo, il pluviale divelta, le tegole rimosse. «Fortunatamente non si è fatto male chi vive all’interno. Il tetto era nuovo. I danno sono pesanti. Credo che non basteranno 40mila euro per risistemare la Comasca. Senza contare – aggiunge Carmassi– i costi per lo smaltimento del materiale rimosso». 4omila euro e un polmone verde in sofferenza. Una ferita per tutta Ronchi. l

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