Il Tirreno

verso il voto di ottobre 

Elisabetta Sordi scende in campo con la lista “Pontremoli più”

Riccardo Sordi
Elisabetta Sordi scende in campo con la lista “Pontremoli più”

La candidata sindaco dell’area centrosinistra riparte dalle oltre 3.700 preferenze delle Regionali

29 agosto 2021
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Riccardo Sordi

pontremoli. È Elisabetta Sordi la candidata sindaca della coalizione di centrosinistra. L’annuncio ufficiale è stato dato ieri mattina nel corso di un conferenza stampa di presentazione della candidata.

Laureata in medicina e chirurgia, Elisabetta Sordi lavora al centro trasfusionale di tutti gli ospedali del territorio. Consigliera comunale dal 2016, mamma di due figlie, era già da tempo in “pole position” per assumere l’incarico di guida della coalizione (come da noi del Tirreno anticipato) ma solo ieri si è sciolto definitivamente il nodo della sua discesa in campo. Una candidatura che del resto era forte del successo registrato alle regionali del 2020 quando Elisabetta Sordi, candidata nel Pd in appoggio a Eugenio Giani, ottenne 3.780 preferenze complessive e, restando a Pontremoli, risultò il candidato più votato in città nonostante molte furono le candidature di esponenti politici locali.

Elisabetta Sordi riparte da quel risultato e soprattutto dalla sintonia maturata con l’area della sinistra locale; non a caso a presentare la candidatura della Sordi c’era Umberto Battaglia, capogruppo in consiglio de “L’Altra Pontremoli”. «Questo progetto che oggi ci vede uniti – ha evidenziato Battaglia – è iniziato sui banchi della minoranza. E che, specie in questi ultimi due anni, ci ha visto opporci in maniera compatta contro l’amministrazione Baracchini. Un’amministrazione di cui non condividiamo non solo la politica, ma anche l’azione amministrativa con una metodologia fatta solo rispondendo ai bisogni dei singoli, con risposte quasi clientelari, senza un progetto per il bene complessivo della città». Concetti condivisi dalla candidata sindaca. «Questo è il primo passo di un progetto complessivo che vuole riportare il cittadino al centro dell’azione amministrativa. È impensabile che in un momento di trasformazione epocale dopo due anni di pandemia e in presenza di opportunità di sviluppo con risorse dall’Europa che sono irripetibili, Pontremoli resti chiusa nel palazzo del potere, incapace di sviluppare progetti di cambiamento. Oggi – continua la candidata sindaco – i grandi progetti per ripartire si basano su un territorio che sa muoversi come sistema, con i protagonisti che sanno fare squadra, con una Lunigiana che deve risolvere complessivamente i problemi annosi del lavoro, dei trasporti, della sanità, dell’istruzione, della solidarietà, del rilancio del turismo. Non possiamo farlo da soli ed è impensabile che la destra che negli ultimi dieci anni ha saputo solo chiudere le porte allo sviluppo portandoci fuori dall’unione dei Comuni possa rinnegare la politica suicida dell’isolamento che la ha caratterizzata».

E la lotta all’isolamento Sordi la rivendica anche nella scelta del nome della lista “Pontremoli più”. «Un più che vuole dire tante cose – sottolinea la Sordi – che si può fare di più e che Pontremoli merita di più. Ma allo steso tempo quel più indica anche una somma, un unione tra varie forze. Ecco è questo che vogliamo fare e quello di coinvolgere i cittadini nelle scelte politiche, non fare calare dall’alto, come troppo spesso fatto in questi anni, progetti dall’alto senza un confronto con la popolazione. Ora è il momento della grande svolta e lavoreremo per coinvolgere i cittadini tutti, con particolare attenzione ai giovani, alle Associazioni. Incontreremo tutti, porta a porta, nella città per voltare finalmente pagina» .

«Veniamo da 30 anni di una politica senza progettualità e fatta di improvvisazione – ha rimarcato Battaglia – basti pensare alla piazza storica che è un immenso parcheggio, il non aver sfruttato la possibilità di creare un polo scolastico nell’area ex Terni (progettato dall’amministrazione Gussoni e poi bocciato dalla giunta Baracchini), o la scelta senza logica di non voler entrare nel Parco dell’Appennino. Senza dimenticare la situazione del ponte Zambeccari (da oltre un anno chiuso con passaggio a senso unico alternato) che per ogni amministrazione sarebbe stato un vulnus da cercare di risolvere il prima possibile» .

Per il momento resta ancora in fase di definizione la composizione della lista «oggi si apre un cammino – sottolinea la Sordi – e cercheremo di coinvolgere tutte le persone che credono in questo progetto di rilancio della città».

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