Il Tirreno

il caso 

Rc Auto a metà prezzo Ma offerta e compagnia erano un imbroglio

Luca Barbieri

Falso broker propone un’assicurazione super scontata Cittadina evita la truffa grazie anche all’Unione consumatori

30 aprile 2021
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aulla. Il primo forte sospetto è arrivato sul prezzo: basso. bassisimo, la metà rispetto agli altri preventivi di assicurazione auto vagliati poco prima sul web. A quel punto una cittadina della val di Magra si è insospettita e, – prima di effettuare il pagamento – ha pensato bene di fare una verifica con la sede spezzina dell’Unione nazionale consumatori. Nel giro di qualche ora il referente dell’associazione Roberto Fiore le ha confermatoe che sì, quei dubbi erano più che fondati, sventando così una possibile truffa.

La signora era alla ricerca di un’assicurazione da stipulare per la sua automobile. E così si è messa a confrontare i vari prezzi sui tramite siti web dedicati, quelli che fanno da “contenitori” a svariate compagnie assicurative permettendo di poter valutare l'offerta più vantaggiosa tra quelle proposte. Archiviata la ricerca sul web, dopo poco tempo, succede qualcosa di strano. «Una volta terminata la consultazione in questi siti – ricostruisce Fiore – la signora aveva trovato una fascia di prezzo che partiva minimo dai 600 euro all’incirca, per salire poi a prezzi più alti. Ma non aveva chiesto alcun preventivo. Dopodiché, dopo qualche ora diciamo, è stata contattata telefonicamente da un presunto broker che le proponeva un’assicurazione auto con una nota compagnia assicurativa. A 350 euro l’anno. Aveva anche una carta intestata a nome della compagnia e chiedeva il pagamento attraverso carta di credito. Quella telefonata ricevuta dopo una semplice consultazione web, il prezzo effettivamente troppo basso rispetto a quelli visti e il metodo hanno insospettito parecchio la nostra iscritta che a quel punto si è rivolta a noi. Abbiamo verificato richiamando sia il numero che l’aveva contattata (e che non ci ha più risposto), poi con la compagnia assicurativa che ci ha smentito categoricamente il tutto», riepiloga ancora Roberto Fiore che dell'Unione nazionale consumatori è il referente per la provincia spezzina, ma anche per quella apuana dalla fine del 2020.

Fiore lancia un appello: «Dobbiamo far sapere dell’esistenza di truffe come queste: sono articolate e preparate nei minimi dettagli e quindi il rischio di cascarci diventa sempre più alto. Insomma, quello che mi sento di dire è di prestare massima attenzione e di verificare sempre», conclude Fiore che da qualche mese si occupa anche del territorio apuano per l'Unione nazionale consumatori (per il momento, lo ricordiamo, è attivo il numero telefonico 331-4446955, per informazioni).

La provincia di Massa Carrara e i territori limitrofi, aveva spiegato, sono «un’area vasta geograficamente, con parecchi comuni, come quella di La Spezia dove lavoriamo; con tante realtà, penso alla Lunigiana, per esempio. Siamo l’associazione più antica d'Italia nel settore». Il primo contatto con la nostra provincia fu con la questione legata agli autovelox di Fiumaretta, al centro delle cronache per mesi con migliaia di sanzioni (a partire dal 2016) e con molti automobilisti coinvolti tra cui vari apuani a fare la staffetta tra le due province confinanti. —

Luca Barbieri

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