Il Tirreno

L’evento 

Torna a luglio la rassegna del Biscottificio Dogliani e ci sarà anche il pubblico

Alessandra Vivoli
Torna a luglio la rassegna del Biscottificio Dogliani e ci sarà anche il pubblico

Il tema della manifestazione sarà lo stesso del festival Convivere: si parlerà di “cura” declinata nei suoi diversi aspetti

27 aprile 2021
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CARRARA. La “fabbrica che pensa” nell’anno più drammatico per la pandemia e per la crisi del lavoro, torna a sfornare il suo evento più importante, la rassegna estiva diventata, dal 2005 ad oggi, uno degli appuntamenti culturali più importanti per la provincia apuana e non solo visto che le incursioni da fuori zona negli anni sono state frequentissime.

Il Biscottificio Dogliani non ha mai smesso, nemmeno nel periodo del lockdown di sfornare prelibatezze, quelle che ne hanno fatto una delle realtà di nicchia del dolciario famose in tutta Italia. Ora torna a produrre cultura come pre-pandemia, con una rassegna di tre serate, il 9, il 16 e il 23 luglio che si svolgerà, con i distanziamenti e tutte le regole legate ai protocolli anti covid, all’aperto, come di consueto nel parcheggio dell’azienda.

Il tema è in linea con quello che sta succedendo nel mondo: la rassegna in fabbrica sarà dedicata alla “cura”.

«È lo stesso tema del festival Convivere – spiega Margherita Dogliani, l’anima della rassegna – l’ho scoperto per caso e ne sono stata molto felice, è una sinergia di pensiero che dimostra che, in questo periodo, è proprio di “cura” che abbiamo bisogno».

«Nelle nostre tre serate in programma nel parcheggio del Biscottificio, con le sedie più distanziate rispetto al passato – continua Margherita – parleremo di “curare e custodire” della cura che unisce la fiducia che abbiamo in noi stessi e il rispetto dell’altro. La cura come atteggiamento per superare la dicotomia fra l’io e gli altri»,

Le tre serate declineranno il tema attraverso l’economia, la filosofia e la psicologia con autori e, soprattutto con il pubblico quello che la rassegna del Dogliani finalmente ritrova e lo fa grande anche all’impegno di Margherita che non ha mai pensato di “chiudere” le porte della fabbrica alla cultura.

«Devo ringraziare le mie dipendenti – continua Margherita Dogliani – nel 2005 erano state le prime ad appoggiare la mia idea di far nascere la rassegna. Oggi, in questo periodo terribile che stiamo vivendo, mi hanno spinto ad andare avanti. Mi hanno fatto capire l’importanza di riprendere il discorso interrotto. Di continuare a produrre biscotti e cultura». «La forza di continuare con i nostri appuntamenti culturali è arrivata, e questo ci tengo a sottolinearlo – da una rinnovata complicità con le mie dipendenti, molto simile a quella che nel 2005 ha dato il via alla rassegna». «Tutte noi – conclude – abbiamo avuto voglia di riflettere, di mandare un messaggio e fermarci a pensare. Si riparte da qui con la voglia di condivisione. Con la voglia di cura».



Alessandra Vivoli

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