La Lucchese vuol regalarsi la Coppa, a Firenze la sfida alla Sangiovannese
Calcio d’inizio oggi (17 dicembre) alle 18,30: settecento tifosi rossoneri al seguito della squadra di Pirozzi
LUCCA. Appuntamento con la storia per la Lucchese al “Bozzi” di Firenze. Questa sera, 17 dicembre, calcio d’inizio alle 18,30, i rossoneri si giocheranno contro la Sangiovannese, attuale settima forza del girone B, la finale regionale di Coppa Italia. In palio, oltre all’accesso tabellone nazionale della competizione che permette alla vincitrice (ma a scalare potrebbe toccare pure a una semifinalista) di salire in Serie D, un trofeo che sarebbe il primo simbolo della ripartenza sancita e griffata dal proprietario Matteo Brunori. In caso di vittoria, i tifosi sono liberi di compiere qualsiasi tipo di scongiuri, il giovane imprenditore di Monterotondo si siederebbe accanto a Egiziano Maestrelli e Giuliano Giuliani, i due presidenti sotto la cui guida il club rossonero ottenne i trionfi in competizione differenti rispetto ai campionati.
Vero che il fascino potrà essere diverso, in quelle circostanze si trattavano di altrettanti tornei nazionali, ma l’importanza del match resta ugualmente elevata.
Le due coppe
Il successo nella Coppa Italia di Serie C 1989-90, maturato ai calci di rigori in un rinnovato stadio "La Favorita" di Palermo (quel match fu una sorta di prova generale degli imminenti mondiali), mantiene un posto speciale nel cuore dei tifosi rossoneri. La squadra di Orrico, promossa la settimana precedente in Serie B, si impose nella lotteria dei penalty grazie alla trasformazione decisiva di Pascucci. Nel match d'andata la Lucchese aveva vinto per 2-1, reti di Russo e Simonetta mentre nel ritorno i rosaneri si imposero per 1-0 con il guizzo di Bresciani. Nel girone eliminatorio i rossoneri avevano chiuso al primo posto davanti a Carrarese, Ponsacco, Cuoiopelli, Pontedera, Sarzanese e Massese. Nei turni a eliminazione diretta furono Cecina, Empoli, Spezia e Chievo Verona a cadere sotto i colpi di capitan Monaco e compagni.
L'altra vittoria risale all'annata 2009-10, quando il team di Favarin vinse la Supercoppa di Seconda Divisione superando Sudtirol (3-0 a Bolzano) e Juve Stabia (4-2 tra le mura amiche).
Le scelte di Pirozzi
Il tecnico di Amatrice, privo di Mauro e dello squalificato Riad, proseguirà sulla scia del 4-3-3, modulo che dovrebbe essere adottato pure dalla Sangiovannese. L'unica novità in difesa sarà il rientro di Xeka come terzino destro al posto di Venanzi. Confermati Milan tra i pali, la coppia di marcatori Santeramo-Rotondo (con il recuperato Pupeschi in panchina) e sulla fascia sinistra Lorenzini. In mediana le chiavi della regia saranno affidate ad Alberto Picchi: probabile l'impiego di Del Rosso come mezzala mancina mentre per l'altra maglia il tandem Palma-Russo insidia Bartolotta. In attacco da non scartare l'ipotesi di un tridente composto da Colferai, Camilli (altro ex della sfida) e Piazze, con Caggianese arma da utilizzare a gara in corso.
I tifosi
Il cambio di orario, dalle previste 20,30 si è passati alle 18,30, ha creato non pochi problemi ai sostenitori rossoneri che volevano seguire i propri beniamini. Parte della tifoseria della Lucchese raggiungerà il capoluogo regionale con quattro pullman; la squadra di Sergio Pirozzi potrebbe contare sul sostegno di circa 700 supporters. Pure in quel di San Giovanni Valdarno sono stati allestiti quattro bus. Previsti 500 tifosi di fede biancoazzurra. In caso di parità al 90', verranno disputati i tempi supplementari. Nel caso in cui l'equilibro nel punteggio resistesse, spetterà ai calci di rigore decretare chi succederà alla Sestese nell'albo d'oro della competizione.
