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Calcio: Eccellenza

Lucchese, col Cecina è una vittoria che deve stappare l’ambiente – I nodi da sciogliere in campo e fuori

di Michele Masotti

	Il primo gol di Camilli
Il primo gol di Camilli

Primo posto in campionato e vittoria sudata: ma l'ambiente non è sereno. O almeno, risultati alla mano, potrebbe esserlo molto di più. Ecco cosa “manca” per ritrovare l’entusiasmo

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Le vittorie sudate, ma è comprensibile non mantenere sempre un alto livello di gioco, sono quelle che alla fine decidono i campionati. Il 2-1 con cui la Lucchese ha piegato un ottimo Sporting Cecinadomenica 14 dicembre, nel girone A del campionato di Eccellenza – rientra in questa categoria.

Il clima

Gli innesti del mercato invernale, inoltre, spostano già gli equilibri: decisiva la doppietta del panzer Camilli, un centravanti vecchio stampo che offre una soluzione alternativa, forse in certi casi pure complementare, a Piazze. In vista della finale di Coppa Italia e della seconda parte di stagione urgerà, però, ritrovare una certa tranquillità. Sia in campo, preoccupante la distanza tra difesa e centrocampo, che fuori con il prolungato e difficilmente spiegabile silenzio stampa per una squadra prima in campionato e imbattuta in tutte le competizioni. Questa Lucchese ha tutto per vincere il campionato: non occorre incartarsi in polemiche interne che possono alimentare le speranze delle rivali. Sorprende la scelta di Pirozzi di lasciare in panchina Riad, squalificato in finale di Coppa Italia: al suo posto dentro Colferai. Rientrano nelle logiche del turnover gli inserimenti di Venanzi e Camilli.

La partita

La breve fase di studio, con i rossoblù più manovrieri in avvio dei locali, viene interrotta al 12’. Il folle retropassaggio di Barlettani, adattato al centro della difesa lui che di mestiere fa il centrocampista, stende un tappeto rosso a Camilli, glaciale nell’infilare Pagni. Gli ospiti hanno il merito di non disunirsi, venendo premiati dall’improvviso pareggio. Scarpa, autentica spina nel fianco della difesa rossonera, pesca il jolly al 42’ con un destro che finisce all’incrocio dei pali. Allo scoccare del 45' altra fuga sulla sinistra del solito numero nove ospite che serve un "cioccolatino" a Brizzi che, al limite dell'area piccola, viene investito dal braccino del tennista passando la sfera a un incredulo Milan. In avvio di ripresa prodigioso intervento dell'estremo difensore veneto sul tentativo ravvicinato di El Falahi, il cui successivo tap-in viene murato da Rotondo. Pirozzi prova a scuotere i suoi inserendo Riad per uno spento Bartolotta, ridisegnando la squadra con 4-2-3-1. Al netto di un calcio di rigore in movimento fallito da Caggianese, l'atteggiamento ultra offensivo espone la Lucchese alle micidiali ripartenze labroniche. In mediana grande lavoro in fase di interdizione di Picchi e soprattutto Del Rosso alle prese con Diagne. La tenacia rossonera, comunque, viene premiata nel finale. Dapprima Camilli non riesce a scartare Pagni poi, quando il cronometro segna il 40', si riscatta freddando con un secco rasoterra il numero uno ospite. Nel maxi recupero, ben 7' concessi, i rossoblù recriminano per un presunto tocco di mano di Lorenzini sulla conclusione ravvicinata di Scarpa.

Il tabellino

LUCCHESE (4-3-3): Milan 6,5; Venanzi 5,5 (31’st Xeka sv), Santeramo 6, Rotondo 6,5, Lorenzini L. 6; Bartolotta 5,5 (11’st Riad 5,5 ), Picchi 6 (25’st C. Russo 6), Del Rosso 6,5; Colferai 6, Camilli 7,5 (44’st Piazze sv), Caggianese 5,5 (25’st Palma 5,5) A disposizione: Ennached, Onu, Sansaro, Ragghianti. All: Pirozzi

SPORTING CECINA (4-3-1-2): Pagni 6; Startari 6, Barlettani 5,5, Lorenzini T. 5,5, Fiorentini 6; Diagne 6,5, Hanxhari 6,5 (19’st Lika 6), Brizzi 5 ,5 (44’st Londi sv); Pardera 6; Scarpa 7, El Falah 6 (35’st Di Tanto sv) A disposizione: Fogli, Ricciardi, Zazzeri, Lega, Moroni, Foti. All. Miano

ARBITRO: Scanu di Valdarno.

RETI: 12’pt e 40’st Camilli, 42’pt Scarpa

NOTE: Spettatori 1402 (compresi abbonati). Angoli 9-4. Ammoniti: Santeramo, Rotondo, Lorenzini T., Di Tanto e Bartolotta. 

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