Il Tirreno

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Calcio giovanile

Lucchese, “bombardino” Bongiorni responsabile del settore giovanile

di Luca Tronchetti
Antonio «Toniolo» Bongiorni classe 1947 responsabile del settore giovanile, a destra
Antonio «Toniolo» Bongiorni classe 1947 responsabile del settore giovanile, a destra

L’Ad Lo Faso, con l’aiuto dell’assessore, in 48 ore sostituisce mister Morgia

27 settembre 2024
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LUCCA. Dura 48 ore la crisi del settore giovanile rossonero. Poi con una serie di telefonate incrociate – l’assessore allo sport che chiama i dirigenti della Folgor Marlia, l’amministratore delegato Lo Faso che chiede la disponibilità al responsabile tecnico del settore giovanile biancoceleste – la situazione si sblocca. Il nuovo responsabile tecnico è Antonio “Toniolo” Bongiorni, 77 anni, massese di nascita e lucchese d’adozione, ex calciatore degli anni Sessanta-Settanta, aletta rapida e veloce di Sarzanese (con Orrico in campo), Anconitana, Reggina (con Sonetti e i lucchesi Clerici e Toschi) ed Avellino in B, Massese, Spezia e con 68 partite e 12 reti nelle due stagioni nella Lucchese in C (1975-76, 1976-77).

Compagno di squadra di Lucio Nobile (presidente del Panathlon Club) e Massimo Morgia (fresco dimissionario) in quello spogliatoio era per tutti “Bombardino” e nella sua seconda stagione in rossonero fu il capocannoniere con otto reti. A fine carriera, chiamato dall’amico Sonetti, inizia alla Sambenedettese la carriera di talent scout, proseguita poi nell’Atalanta attraverso il vivaio della Polisportiva Margine Coperta di Massa e Cozzile, dove gli oribici (all’epoca c’era Sonetti in panchina) fanno un centro giovanile toscano in cui crescono il compianto Federico Pisani e i vari Fausto Rossini, Vannucchi, Guarente, Marconi, Pazzini, Montolivo e Bonaventura.

Le ultime apparizioni

L’età e qualche acciacco lo avevano portato nella Real Academy di Claudio Polonia, nemico giurato dell’amministrazione, a San Cassiano a Vico, un'avventura chiusasi il 30 aprile scorso. “Toniolo” – che all’epoca dello scontro Polonia-giunta non era stato tenero con l’amministrazione – in un’intervista su un sito aveva manifestato l’intenzione di chiudere la sua carriera nella Lucchese se questa avesse avuto un progetto serio. Qualcuno se n’è ricordato.

Giornalisti nel mirino

Ormai da un quarto di secolo la colpa dei mali della Lucchese (tre fallimenti) viene scaricata sulla stampa. E nel logorroico comunicato in cui si usa la solita formula trita e ritrita «frasi inopportune e lesive dell'immagine del nostro club e dei suoi tesserati, rispetto alle quali la società si riserva di valutare eventuali iniziative a propria tutela» rivolta al gigante Morgia e, a norma di legge, a chi riporta le sue dichiarazioni, c’è da registrare che la società ha nominato Claudio Piraino – ex allenatore della Panormus e del Lampedura, uomo di fiducia di Lo Faso e attuale responsabile della scuola calcio rossonera, sarà responsabile organizzativo del settore giovanile, Massimo Valiensi ex Castelnuovo sarà capo Scouting mentre a coordinare i rapporti tra il settore giovanile e la prima squadra sarà Bruno Russo, una bandiera per tutte le stagioni. L’impressione è che siamo soltanto all’inizio.


 

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