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Lucchese: le mani sulla partita. San Donato piegato in 45 minuti

di Luca Tronchetti
Lucchese: le mani sulla partita. San Donato piegato in 45 minuti

Dominio rossonero per l’evidente divario tecnico tra le due formazioni. La prima meritata vittoria esterna porta la firma degli attaccanti di Maraia

03 ottobre 2022
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SAN DONATO TAVARNELLE. La prima vittoria esterna della Lucchese – che non vinceva in trasferta dallo scorso campionato (10 aprile a Grosseto) – porta la firma della coppia Semprini-Bianchimano, con il primo che si sblocca dopo un lungo digiuno e il secondo che porta a tre il suo bottino di gol (due su rigore) e punta a superare la doppia cifra. Diciamoci la verità: tra Lucchese e San Donato Tavarnelle c’è un abisso. Sul piano squisitamente tecnico, su quello dell’esperienza dei singoli, sull’organizzazione di gioco e sulla manovra sono squadre su due pianeti differenti. A parziale scusante della neo promossa le assenze di tre elementi cardine (gli ex rossoneri Federico Russo e Galligani e il centrocampista Bovolon) capaci di dare al complesso di mister Magrini quella personalità che è totalmente mancata. E non è un caso che i giallobiancoblu della Val di Pesa siano a secco da 343 minuti. Perché Marzierli, Ubaldi e Noccioli – encomiabili sul piano della volontà – sono stati surclassati, specie nella prima frazione di gioco, da Tiritiello e soci che li hanno tenuti lontani anni luce dalla porta ben difesa da Cucchietti che, per la prima volta nella stagione, è rimasta inviolata. E quando non si prendono gol è sempre un segnale molto positivo. Convince poi il modulo replicato da Maraia dopo il successo con il Rimini. Il 4-3-3 che mette nelle condizioni ideali di far male gli attaccanti e blinda la retroguardia con i centrocampisti a far filtro e sempre primi sulle seconde palle. Infatti il 3-5-2 del team fiorentino sin dalle prime battute è apparso a mal partito. Alla Lucchese sono bastati 11 minuti per rompere il ghiaccio con Benassai che dalle retrovie innesta sul filo del fuorigioco Semprini capace con un pallonetto millimetrico di uccellare in uscita l’incerto Cardelli. Un gol a freddo che taglia le gambe ai locali con cinque under in campo e consente al trio Mastalli-Di Quinzio-Tumbarello di controllare la partita e colpire di rimessa. L’affondo decisivo al 38’ pt quando su un cross tagliato di Tumbarello, Brenna si disinteressa della sfera e spinge in area da tergo il centravanti rossonero. Castellone di Napoli – arbitro che aveva diretto due volte il San Donato in D portando in dote altrettante vittorie – indica il dischetto e Bianchimano con una conclusione tesa a mezza altezza infila alla destra del portiere. E allo scadere della prima frazione Bruzzaniti su punizione sfiora il tris colpendo la traversa. Nella ripresa il San Donato cambia modulo e alza il baricentro, Marzierli di testa colpisce la traversa e Cucchietti si guadagna la pagnotta con due salvataggi. Ma si tratta di episodi: il risultato resta blindato.


 

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