Il Tirreno

LUCCA. É stata una giornata di numeri e di conti. Da una parte il professionista Liban Varetti, sindaco revisore della Lucchese, dall’altra i commercialisti del gruppo facente capo all’imprenditore austrialiano Nicky Scali che ormai da mesi sta trattando l’acquisto del 100% delle quote societarie del glorioso club rossonero. Ogni foglio, ogni documento, ogni singola operazione è stata esaminata con la lente di ingrandimento per stabilire al centesimo il debito della Lucchese. Adesso, finalmente, la «due diligence» è chiusa con buona pace delle parti. La famiglia italo-australiana adesso dovrà firmare l’acquisizione del glorioso club con 117 anni di storia alle spalle e un futuro ancora da scrivere. Ma il tempo è tiranno. C’è una parte sportiva che attende e non può farlo troppo a lungo perché le altre, tra pochi giorni, inizieranno la fase del ritiro e la Lucchese ha in organico una decina di calciatori.

Il percorso Quarantotto ore. Diciamo che entro giovedì dall’Australia dovrà arrivare la pec con l’accettazione del debito e l’acquisto del club da perfezionare con il rogito notarile. Sarebbe davvero clamoroso a questo punto un passo indietro da parte dei «re dei mobili» con il capostipite Nick, partito dalla Calabria negli anni Cinquanta, e capace di costruire un impero con la fatica e il sudore. Se tutto andrà come deve andare Nicky Scali sabato mattina partirà da Sidney per sbarcare lunedì o al massimo martedì a Lucca e presentare il suo programma economico-sportivo. Ma se qualcosa andasse storto?

Due piani Resta in piedi, ma per poco, la pista dei due soci fiorentino-campani supportati dall’ex calciatore di serie A. É tutto pronto, ma l’allenatore in pectore ha dato una scadenza e sta per firmare altrove. C’è poi l’ultima spiaggia: i quattro soci che provano, con l’aiuto di sponsor e delle istituzioni, a formare una squadra giovane con l’unico obiettivo quello della salvezza. L’allenatore? Un nome su tutti è quello di Ivan Maraia ex Pontedera che con i giovani ci sa fare.