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Beatrice Venezi verso la direzione della Fenice, ma c'è chi fa polemica


	Il teatro La Fenice e Beatrice Venezi
Il teatro La Fenice e Beatrice Venezi

Il nome del Maestro Lucchese tra quelli in corsa per l’incarico, tra le polemiche

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LUCCA. La notizia circola da giorni, con un certo margine di incertezza. Ed anche c’è chi, come il quotidiano Libero, da la cosa per ufficiale. La diretta interessata, però, al momento non ha fatto sapere nulla. Probabilmente in attesa del confronto – che proprio oggi si doveva tenere – tra i vertici di una delle principali istituzioni culturali del Belpaese, il Teatro La Fenice di Venezia, e i rappresentanti sindacali dei lavoratori. Molti dei quali già in agitazione per le indiscrezioni circolari. E cioè per la nomina del Maestro Beatrice Venezi al direttore stabile del Teatro.

Va detto che l’ipotesi di un incarico, possibile anche in relazione non era – ma non sappiamo ancora se continua a non essere – tra le priorità di Venezi: lei stessa lo aveva dichiarato alla stampa. E che il nome del Maestro lucchese ha destato già le prime reazioni, contrarie, di una parte del mondo politico e sindacale (interno al teatro).

Da tempo manca al vertice artistico il teatro veneziano una figura alla direzione musicale principale, forse destinata ad entrare in servizio – riferiscono le agenzie di stampa – nel 2027. Il ruolo è al centro di valutazioni da parte del sovrintendente de La Fenice, Nicola Colabianchi, che ricopre anche l'incarico di direttore artistico. In questo ambito circolano diversi nomi, tra i quali quello di Venezi ma anche di Daniel Harding, Ivor Bolton, Daniele Callegari, Alpesh Chauhan e Fabio Luisi.

Tutti nomi presenti nelle più recenti stagioni della Fenice. «Al momento nulla è deciso, ci sono più opzioni sul tavolo» il commento di Colabianchi poco prima del confronto, previsto oggi, con i sindacati per un aggiornamento sulle linee strategiche della Fondazione lirico-sinfonica veneziana. «Sulla scelta della direzione musicale serviranno innanzitutto le necessarie e doverose interlocuzioni con l'Orchestra e il Coro» ha dichiarato Colabianchi aggiungendo che il «percorso che non sarà breve» e dovrà in ogni caso pronunciarsi il consiglio di indirizzo della Fondazione. 
 

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