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Venduto l’albergo degli attori: a Bagni di Lucca chiude un’epoca. L’ultimo giorno di lavoro dei titolari

di Emanuela Ambrogi
L’ingresso dell’albergo e accanto i coniugi Calissi
L’ingresso dell’albergo e accanto i coniugi Calissi

A 93 anni, rigorosamente in giacca e cravatta, Giampaolo Calissi è andato a lavoro per il suo ultimo giorno con accanto l’inseparabile compagna di vita Maria Laura

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BAGNI DI LUCCA. È rimasto ad accogliere la clientela alla reception fino all’ultimo giorno di attività prima di cedere il suo amato Hotel Bridge a Ponte a Serraglio. Con grande commozione Giampaolo Calissi, l’albergatore-gentiluomo di 93 anni che è per Bagni di Lucca una vera istituzione, dopo 57 anni di impegno instancabile nella struttura ha salutato il personale e gli amici, per lasciare l’hotel alla nuova proprietà che è già al lavoro.

Il Bridge, che conta nella sua clientela più affezionata tanti attori e personaggi arrivati a Bagni di Lucca negli ultimi sessanta anni, è stato aperto nel giugno del 1967. Nella gestione Calissi è stato sempre accompagnato dalla moglie Maria Laura Bracci. In questi giorni hanno concluso la trattativa e rilevato l’attività acquistando l’immobile Alejandro Weinberger, 46 anni (cileno) e Neva Zec 45 anni, slovena. La coppia ha tre figli. L’hotel mantiene il suo nome originario e non è rimasto chiuso neppure un giorno, anche se i nuovi proprietari intendono apportare alcune modifiche. L’albergo ha dodici camere disposte su due piani. Al terzo c’è un appartamento che si affaccia sulle acque del torrente Lima. Aperto tutti i giorni dell’anno, dopo il Covid offriva servizio solo per dormire, mentre prima forniva anche la prima colazione. I nuovi proprietari sono subentrati ieri e hanno già prenotazioni.

I coniugi Weinberger si sono conosciuti nel 2009 in Ungheria, dove lavoravano entrambi in una televisione. «Cercavamo un posto dove poter vivere in modo più lento, a dimensione più umana – spiega Alejandro – volevamo aprire una attività, ma in un posto tranquillo. Ci siamo innamorati dell’Italia, abbiamo preso questa decisione dopo avere visitato il luogo e l’hotel alcuni mesi fa».

Il nuovo proprietario parla mentre Calissi, impeccabile come sempre in giacca blu e cravatta, è per l’ultimo giorno alla reception del suo amatissimo albergo, che si trova nella piazza di Ponte a Serraglio, accanto al bar Italia, all’inizio della strada che porta alle Terme. Non manca davvero la commozione nel suo sguardo e in quello della moglie Maria Laura, milanese di 82 anni, la compagna di una vita, e dei due figli, Giulio e Melania. La primogenita è dipendente di una grande azienda della Lucchesia, il fratello lavora alla Fondazione Campus. Una vita passata a lavorare quella di Giampaolo e Laura. Sempre col sorriso sulla bocca, benvoluti, amati e apprezzati per garbo e professionalità.

Nel loro albergo sono passati quasi tutti gli attori arrivati a Bagni di Lucca per fare spettacoli al teatro Accademico. «Ricordo bene tra gli altri gli incontri con Pippo Baudo, Lauretta Masiero, Michele Placido, Franco Califano che a Bagni di Lucca veniva spesso – racconta Calissi – Renato Zero, Paolo Gassman col marito Ugo Pagliai, Aroldo Tieri con Giuliana Lojodice, Katia Ricciarelli e tanti altri». Moltissime le persone straniere arrivate all’hotel, aperto 365 giorni l’anno, e tante di loro hanno fatto ritorno più volte. Così come le persone che qui hanno soggiornato per partecipare a eventi che si tenevano al Casinò, per frequentare le terme, per andare al Villaggio Globale. Insieme a loro, i lavoratori e i manager delle aziende, soprattutto le cartiere. «Abbiamo avuto in particolare una famiglia di tedeschi – racconta Melania – venuta da noi per oltre 30 anni, si fermava l’intero mese di agosto. Ora vengono i figli che sono cresciuti e diventati adulti».

Per la chiusura in bellezza, uno degli ultimi clienti di Calissi è arrivato lo scacchista Sergey Kasparov, arrivato per le gare che si disputavano al Casinò.

Resterà al servizio in hotel Silvia Dattili, che lavora nell’albergo da trenta anni. È per noi come una figlia – dicono Giampaolo e Maria Laura – desideriamo ringraziarla per quello che ha fatto e augurarle un buon proseguimento di lavoro». Prima di immergersi a tutto tondo nella attività di albergatore Giampaolo Calissi aveva lavorato per una ventina di anni nell’adiacente bar Italia, che era gestito dai suoi familiari. Al tempo in famiglia erano sei fratelli e lui si trovò, molto giovane, a dover fare da padre agli altri (Mario, Mary, Gemma, Guglielmo, Giustina e Liliana). I genitori Vincenzo e Iolanda avevano gestito una latteria gelateria nella vicina via Serraglia, dall’altra parte del ponte. La moglie Laura prima di aiutarlo nella conduzione dell’albergo aveva tenuto una tabaccheria, sempre nella piazza di Ponte a Serraglio, vicino al bar Italia. Si erano conosciuti a Bagni di Lucca quando Maria Laura veniva da Milano in vacanza dai nonni, a Granaiola. «I miei genitori avevano una latteria pasticceria a Milano proprio dietro il teatro Alla Scala – racconta – ma facevano anche da mangiare, addirittura quattro turni. C’era un grande lavoro. Per amore sono però venuta via da Milano molto giovane. Nel 1963 ci siamo sposati e in seguito anche i miei genitori sono venuti a Bagni di Lucca». «Quando la conobbi – racconta Calissi – capii subito che era lei la compagna giusta. Così è stato».

Ora è arrivato il momento di abitare più vicino ai figli e ai nipoti, che sono a Lucca. Giampaolo potrà coltivare la sua grande passione per i francobolli e le monete. Ponte a Serraglio perde però due tra le persone che hanno fatto la storia della frazione, con garbo, educazione e professionalità. Un punto di riferimento per tutti, un pezzo della storia di Bagni di Lucca. «Siamo contenti di avvicinarci finalmente ai nostri figli e ai tre nipoti – dice Maria Laura – anche se il dispiacere è grande perché a Bagni di Lucca io sono stata bene e con mio marito abbiamo avuto tante soddisfazioni. Qui ho le amiche, verrò a trovarle».

Ieri tante persone sono arrivate all’hotel per salutare i coniugi Calissi, a testimonianza del grande affetto della comunità verso i due albergatori.

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