Il Tirreno

CAPANNORI. Un’area di un ettaro in parte destinata a parcheggio e in parte a verde pubblico attrezzato. Ma soprattutto al centro della lottizzazione nascerà un presidio sanitario privato, quello dell’Istituto radiologico Martini Srl.

La proposta, presentata nel febbraio 2023, ora ha avuto il via libera dell’ufficio Assetto del territorio con l’approvazione del progetto unitario. Non siamo ancora alle licenze edilizie anche se il percorso è segnato per arrivare al traguardo della realizzazione di un fabbricato direzionale/sanitario. Un presidio nella Piana dello storica società della famiglia Martini – sede primaria in via Romana all’Arancio – che opera nella sanità privata da oltre 70 anni.

La sede è stata individuata in un’area di poco più di 10mila metri quadri in via dell’Immagine Farnocchia nella frazione Capannori nei paraggi della strada di grande scorrimento via Chelini che dalla rotonda di Antraccoli porta alla rotatoria dell’Esselunga. In quel lembo di terra sarà costruito il centro medico. I numeri sono quelli di una superficie coperta di 1400 mq con l’edificio elevato su due piani e con altezza inferiore a 10 metro e un volume costruito di 12600 mc.

Nel progetto approvato nella sua impostazione generale nella parte nord è prevista l’area ad uso pubblico suddivisa in 1309 mq di verde pubblico attrezzato e 1647 mq di parcheggio pubblico; la parte centrale è destinata alla realizzazione del fabbricato direzionale; la parte sud a parcheggi privati della struttura per 102 stalli ed ad aree a verde privato.

Tradotto in numeri il primo lotto sarà composto da un parcheggio di 1654 mq per 57 posti auto; area a verde pubblico di 848 mq; area a verde pubblico attrezzato 523 mq per complessivi 1371 mq. Una volta realizzata la parte di servizio il privato potrà procedere con il secondo lotto che consisterà in un’area edificata di 1400 mq per 12. 600 mc. Altezza massima inferiore a 10 metri; superficie a verde privato 1807 mq; area a parcheggio privato 4272 mq per 102 posti auto.

Tutta l’operazione avrà una copertura fidejussoria garantita dalla società e la durata del progetto unitario è di 3 anni. Un passaggio formale che apre la strada alle prossime valutazioni edilizio-urbanistiche sulle quali non dovrebbero esserci ostacoli, ma che ancora devono essere approvatel

Pietro Barghigiani

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