Garfagnana, aggredisce la nuora col coltello
Violenta lite tra i membri di una famiglia, alla scena presente anche un bambino. La donna va in ospedale: ha una prognosi di 10 giorni. Intervengono i carabinieri
GARFAGNANA. Insulti, urla, botte e poi spunta persino un coltello. Sono stati attimi di vero terrore quelli vissuti attorno alle 20 di venerdì in un’abitazione della Garfagnana (non forniamo ulteriori dettagli a tutela dell’identità della vittima, ndr).
La violenza è scoppiata all’ora di cena nella casa abitata da una famiglia di nazionalità albanese, composta da marito, moglie, figlio piccolo e dal nonno. Quest’ultimo, un 67enne rimasto legato a codici di comportamento arcaici e particolarmente violenti, per ragioni imprecisate si è scagliato contro la nuora. I due erano in casa da soli, con il figlio piccolo di pochi anni: l’anziano prima ha cominciato a offendere la nuora poi è passato alla violenza fisica. Con in mano un coltello da tavola ha attinto la donna alla testa, al collo e a un braccio. Quest’ultima, che durante l’aggressione teneva in braccio il figlio, è uscita nel giardino che si affaccia sulla strada per chiedere aiuto. Quando la lama del coltello, per fortuna non particolarmente resistente si è rotta, l’uomo ha iniziato a brandire una specie di bastone per lavare i vetri, ma per fortuna senza riuscire a colpire la donna.
Sentendo le grida alcuni vicini si sono affacciati alle finestre, hanno visto quel che stava accadendo e hanno allertato le forze dell’ordine. Poco dopo una pattuglia dei carabinieri è arrivata sul posto, ma sia la vittima sia l’aggressore non c’erano più.
La donna era riuscita a salire in macchina per andare a farsi medicare al Pronto soccorso di Castelnuovo. I medici che l’hanno presa in carico si sono occupati di tranquillizzarla, di curare le sue ferite e di attivare il protocollo previsto per i casi di violenza sulle donne. Qualche ora dopo la donna è uscita dal Pronto soccorso, con una prognosi di dieci giorni.
Nel frattempo, il suocero violento si era allontanato a piedi, ma poco dopo ha fatto ritorno a casa come se niente fosse, di fronte ai carabinieri che gli chiedevano spiegazioni. Mancando la flagranza i militari non hanno potuto arrestarlo, ciononostante hanno allertato immediatamente la sostituta procuratrice di turno, la dottoressa Laura Guidotti, per informarla dell’accaduto e darle così modo di valutare il da farsi.
Secondo quanto appurato la lite sarebbe avvenuta nel momento in cui il marito della donna nonché figlio dell’aggressore, era fuori casa. La scena sarebbe stata ripresa da una telecamera di sorveglianza.