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Lucart, 2023 più ricco e più green: cresce il fatturato, giù i consumi

Lucart, 2023 più ricco e più green: cresce il fatturato, giù i consumi

La multinazionale ha presentato a Roma il “Rapporto di sostenibilità”

27 giugno 2024
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PORCARI. Lucart, gruppo cartario multinazionale che ha la sua sede a Porcari, ha presentato ieri a Roma il 19° “Rapporto di sostenibilità”.

L’evento si è tenuto all’auditorium di Save the Children Italia, a testimonianza dell’ormai storico sodalizio del Gruppo con l’organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare la vita delle bambine e dei bambini e garantire loro un futuro.

Moderato dalla giornalista, conduttrice e ambientalista Tessa Gelisio, l’incontro ha visto le testimonianze di Francesco Pasquini, chief sales e marketing officer di Lucart; Giancarla Pancione, marketing e fundraising director di Save the Children Italia; Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile; Massimo Battaglia, professore dell’Università La Sapienza di Roma; e Stefano Ciafani, presidente di Legambiente.

Lucart ha chiuso il 2023 con un fatturato di 765 milioni di euro (+ 6,7% vs 2022) e un Ebitda (il margine operativo lordo) più che raddoppiato rispetto all’anno precedente: si tratta del miglior risultato di sempre, che conferma la leadership di Lucart in Italia e in Europa nel business Away From Home, nella produzione di carta tissue riciclata e nella commercializzazione dei propri brand.

Nel commentare i risultati conseguiti dal gruppo, Massimo Pasquini, amministratore delegato di Lucart, ha dichiarato: «Il 2023 è stato un anno di straordinario successo, durante il quale abbiamo iniziato a raccogliere i frutti degli investimenti impiantistici e organizzativi effettuati negli anni precedenti. Siamo particolarmente orgogliosi di questi risultati, che rappresentano la dimostrazione più tangibile di come un’azienda possa raggiungere ottime performance economiche ottenendo allo stesso tempo performance ambientali e sociali di altissimo livello».

Lucart ha ulteriormente migliorato il proprio impatto sull’ambiente continuando a ridurre le emissioni di Co2, che si attestano ora a 403,75 Kg Co2 per tonnellata di carta prodotta contro i 408,18 del 2022. Anche il consumo idrico è in diminuzione con 9,48 m3/tonnellata di carta prodotta (-35,9%), sempre più vicino all’obiettivo di 9,40 fissato per il 2025. In netta diminuzione, nell’ultimo decennio, anche il consumo energetico specifico (-25% vs 2014).

Restano stabili i risultati rispetto all’utilizzo delle materie prime: 45% cellulosa vergine e 55% carta da riciclare, con l’obiettivo di arrivare rispettivamente al 40% e al 60% entro il 2030. Trend positivo per gli imballaggi, già dal 2021 al 100% riciclabili o compostabili, dove l’80% ha un contenuto di materia riciclata superiore al 30%. Quasi raggiunto anche l’obiettivo del 90% di rifiuti recuperati che Lucart ha stabilito per il 2030, attualmente all’83,7% rispetto al totale dei rifiuti prodotti.

A inizio 2024, Lucart ha aderito alla Science Based Target Initiative (SbtTi) per sviluppare un percorso di decarbonizzazione scientificamente validato lungo l'intera catena del valore. In particolare, rispetto al 2021 sono state ridotte del 7% le emissioni specifiche Scopo 1 e del 33% le emissioni specifiche Scopo 2. In ambito etico e sociale, l’azienda si sta invece allineando al codice di condotta della Amfori Business Social Compliance Initiative (Bsci) attraverso la funzione sustainable supply per gestire la transizione sostenibile con particolare attenzione alla filiera di produzione.

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