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Lucca, la settimana dei travestimenti per salutare le aule del liceo

di Silvia Barsotti
Lucca, la settimana dei travestimenti per salutare le aule del liceo

Fantasia, colori e inventiva: si rinnova la tradizione al “Vallisneri”

08 giugno 2024
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LUCCA. Gli anni passano e gli studenti cambiano, ma le tradizioni più belle restano, e i travestimenti dell’ultima settimana di quinta superiore sono una di queste. Una tradizione che è sentita nella maggior parte delle scuole di Lucca, ma soprattutto al liceo scientifico Vallisneri. Lo scorso sabato è iniziata la tanto attesa settimana dell’anno in cui ognuna delle classi quinte, adotta un tema diverso e si traveste per l’occasione, spartendosi i campi all’esterno e costruendo, ognuna, lo spazio per mettere in scena il proprio piccolo spettacolo. Negli ultimi anni l’evento è diventato qualcosa di ancora più sentito, una vera e propria sfida, giudicata dagli studenti delle altre classi, che votando il travestimento più bello, stabiliranno, al termine delle giornate quale classe è stata la migliore.

C’è chi mette in scena concerti e rave party, chi cerca di ricostruire l’atmosfera brasiliana e spagnola con tanto di paella e sangria. C’è chi ricostruisce lo scenario di un film, come con un flashmob di Mamma mia, chi indossa gli abiti rosa per ricordare Barbie o quelli neri di Matrix, o addirittura chi si finge negli studi Rai di Affari Tuoi.

Ma per assicurarsi il voto del pubblico è necessario cercare di cogliere la sua attenzione e qual è il modo migliore se non quello di mettere in piedi un banco delle scommesse o il gioco dell’oca con penitenze come panna, farina e tempera sparata addosso? Vengono lanciati coriandoli, gavettoni e soldi finti; e per “conquistare” c’è anche chi cerca di accaparrarsi voti regalando champagne.

L’ultima settimana di scuola, al Vallisneri, ruota attorno a questo evento. Sono i giorni in cui i ragazzi possono, anche solo per un attimo, togliersi dalla testa l’ansia di dover affrontare il fatidico esame di maturità, che al solo pensiero dà timore. È anche il momento in cui si può far finta che quelli non siano davvero i loro, i nostri ultimi giorni di scuola, gli ultimi giorni circondati dagli stessi compagni e professori al fianco dei quali si sono trascorsi cinque anni.

Come tutte le cose, poi anche l’ultima settimana di quinta superiore finisce e si arriva all’ultimo giorno: quello più atteso, ma allo stesso tempo quello di cui si ha più paura. È la parte in cui ci si rende davvero conto che un’importantissima fase della nostra vita è finita: la fase in cui si poteva fuggire alle interrogazioni nascondendoci sotto il banco, quella in cui si poteva chiedere aiuto e consigli ai professori. È giunta al termine fase delle gite di classe e delle nottate trascorse a conoscere meglio i compagni di classe, quella delle lotte per decidere chi sta in ultima fila e a chi, invece, tocca andare in prima.

Inevitabilmente quel giorno, che lo si voglia o no, le lacrime scendono, specialmente quando ti trovi a far firmare la maglia bianca da tutti i tuoi compagni, come se sapessi già che di alcuni di loro ti scorderai, ma che riguardando quella maglia, improvvisamente ricorderai tutto. C’è chi dice che quelli delle superiori siano gli anni più belli della vita, così felici e spensierati, proprio come quelle ultime giornate di travestimenti. In questa settimana l’unico pensiero è quello di divertirsi con gli amici e mascherarsi meglio degli altri, poi i pensieri diventano altri: prima c’è da affrontare l’esame di maturità, poi la sfida più importante, quella che viene definita “la vita vera”. 


 

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