Il Tirreno

Lucca

Nuove dipendenze

A Lucca il gioco di azzardo via Internet si brucia 384 milioni di euro

di Michele Masotti
(foto d'archivio)
(foto d'archivio)

Dato in aumento nel 2023: la provincia è al quarto posto in Toscana

06 giugno 2024
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LUCCA. Agevolato da una disarmante facilità d’accesso, da un presso che totale anonimato e dall'opportunità di praticarlo senza limiti temporali, le piattaforme sono aperte 24 ore su 24, ogni anno l'universo del gioco d'azzardo online sta raccogliendo sempre più adepti. Con tutti i rischi del caso che ne conseguono, come esposto dalla seconda edizione del "Libro nero dell'azzardo, mafie, dipendenze, giovani", il report basato su numeri del monopolio di Stato datati 2023 e redatto da Federconsumatori e Cgil. Statistiche in vertiginoso aumento sia sul piano nazionale che su quello regionale, con il forte sospetto, come spiega il report, che tali numeri possano essere legati a sospette attività di riciclaggio.

Nel panorama toscano, dove la spesa complessiva dei nostri corregionali sui vari portali ha toccato quota quattro miliardi di euro, la provincia di Lucca si piazza al quarto posto con 384 milioni puntati. Meglio – si fa per dire – hanno fatto in ordine crescente Pisa con 411 milioni di euro, Livorno con 429 e Firenze che raggiunge l’asticella del miliardo di euro. Rispetto al 2022, quando all'epoca nella nostra provincia era stata giocata una cifra totale pari a 347 milioni di euro, c'è stato quindi un incremento di 37 milioni di euro. Una precisazione è d’obbligo: si tratta solamente delle giocate raccolte online e non di quelle “fisiche” (come quelle delle sale slot): la legge di bilancio del 2020 ha infatti “secretato” quest’ultimo dato, formalmente per non penalizzare gli operatori.

Se si parla esclusivamente di Comune, però, tra i dieci capoluoghi di provincia toscani Lucca occupa l'invidiato, in questo caso appare l'aggettivo adatto, ruolo di fanalino di coda con 72 milioni di euro finiti nel gioco d'azzardo online sempre per quanto riguarda il 2023. Indicatori non altissimi rispetto agli altri capoluoghi, inoltre, anche quelli relativi alla giocata media pro capite online (età compresa tra i 18 e i 74 anni). Pure in questa circostanza, infatti, Lucca occupa l'ultima piazza in Toscana con 1.128 euro (in calo rispetto ai 1.146 del 2022), piuttosto lontana dal podio occupato in modo decrescente da Livorno (2.180 euro), Siena (2.010) e Grosseto (1.157). A livello italiano, inoltre, questo dato pone Lucca al 103esimo sui 107 capoluoghi distribuite lungo tutto lo Stivale.

Scartabellando i molti dati offerti dal "Libro nero dell'azzardo", tra le altre cose balza all'occhio quanto la percentuale più alta di denaro giocato non sia proveniente dal capoluogo bensì dai territori disseminati nel resto della provincia. Una statistica comunque in linea con quanto accade a livello nazionale. Il 18,8 per cento della raccolta dell'azzardo online arriva da Lucca mentre il restante 81,2 per cento dagli altri Comuni della nostra provincia. Soltanto il 23,3 per cento dei giocatori proviene dal capoluogo.

L'analisi di Federconsumatori evidenzia come ci siano realtà provinciali, tra le quali pure Lucca (Viterbo, Ragusa, Imperia, Macerata e l'Aquila completano il resto della compagnia), dove viene sottolineato un valore più che proporzionale del volume lordo al di fuori del capoluogo. La principale motivazione che potrebbe spiegare la ragione di questo singolare fenomeno risiederebbe nello sviluppo, in alcune aree urbane secondarie, di importanti poli generanti volumi di gioco legati all'attività di conti online di “giocatori professionisti” che investono mensilmente sulle piattaforme decine di migliaia di euro.

Ma quali sono i soggetti che rischiano maggiormente di finire rovinati da questa spirale compulsiva? Detto che non esistono grosse differenze numeriche tra persone dalla diversa estrazione sociale, del resto la ludopatia è una dipendenza che non fa sconti a nessuno, i soggetti meno istruiti, quelli già soggetti alle disuguaglianze e i disoccupati hanno, purtroppo, le principali possibilità di finire risucchiati in un pericoloso vortice. L'allargamento dei confini del gioco legale, con la nascita del "super giocatore" (attivo sia online che nei luoghi fisici) non ha rappresentato quello schermo contro l'illegalità che in molti tempo addietro avevano pronosticato.
 

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