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Lucca: stop a tutti i mezzi in Fillungo, Anfiteatro e San Michele

di Gianni Parrini
Lucca: stop a tutti i mezzi in Fillungo, Anfiteatro e San Michele

Il Comune intende realizzare un’autentica isola pedonale Santini: «Non è semplice ma stiamo studiando le opzioni»

12 maggio 2024
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LUCCA. Stop alle auto nel cuore di Lucca: il Comune lavora per trasformare in un’autentica isola pedonale l’area della città che si snoda tra Fillungo, piazza San Michele e piazza Anfiteatro. A breve la concertazione con i commercianti, si punta a trovare la quadra tra fine 2024 e inizio del 2025. Andiamo con ordine.

Il giro di vite

L’amministrazione Pardini è intenzionata a ridurre drasticamente la presenza di auto nel centro storico di Lucca. Ogni giorno i varchi che delimitano la Ztl registrano tra i 5mila e 6mila ingressi. Troppi. L’obiettivo è realizzare un’isola pedonale effettiva che parte da piazza San Michele, attraversi Fillungo e tocca anche piazza Anfiteatro. Intendiamoci, si tratta di una zona che sulla carta è già pedonalizzata o come tale veniva considerata fino al 2019. Poi, con l’introduzione del nuovo Pams è stata più correttamente indicata come Ztl A, ovvero un’area in cui ci sono limitazioni al transito maggiori rispetto al resto della zona a traffico limitato (Ztl B) ma che comunque non è una vera area pedonale, dove – codice della strada alla mano – possono transitare solo mezzi di soccorso e forze dell’ordine. Come ben sanno le persone che frequentano il centro storico, nella Ztl A in alcuni momenti sembra di essere su una tangenziale più che in una zona pedonale, tra corrieri che riforniscono i negozi, auto dei residenti, taxi che accompagnano i turisti in alberghi e B&B, mezzi di Sistema Ambiente, imprese di pulizie, ecc. Di una stretta si parla già dalla campagna elettorale ma adesso l’amministrazione Pardini sembra intenzionata a passare alle vie di fatto per ridurre in maniera drastica il via vai dei mezzi. «È un argomento che abbiamo affrontato in giunta politica e che è stato fatto presente alle associazioni di categoria durante le concertazioni per la riorganizzazione degli orari del carico e scarico merci – spiega l’assessore Remo Santini, che ha la delega alla mobilità –. L’idea è quella di avere meno macchine nella zona monumentale del centro storico, quindi Fillungo, San Michele e Anfiteatro, consentendo il passaggio solo ai mezzi di soccorso e a quelli delle forze dell’ordine. Siamo consapevoli che non sarà semplice ma stiamo studiando possibili soluzioni, poi ci confronteremo con le associazioni. L’obiettivo è arrivare alla quadra tra fine 2024 e inizio 2025».

Il nodo delle attività

Non è una questione facile da affrontare: via Fillungo è la via dello shopping lucchese, piena zeppa di negozi. Anche piazza San Michele e l’Anfiteatro sono luoghi in cui fervono le attività, per lo più di ristorazione, che necessitano di rifornimenti quotidiani. In totale, in quella che il Pams indicata come Ztl A, ci sono un migliaio di attività che devono essere rifornite. Impedire l’accesso ai mezzi può diventare un problema. Servono alternative valide ed efficaci. L’idea è di far arrivare i rifornimenti alle attività attraverso le vie limitrofe, magari con l’uso di mezzi diversi da quelli utilizzati attualmente. Difficile, ma non impossibile. Da palazzo Orsetti fanno notare come in tutte le grandi città ci siano delle isole pedonali in cui i mezzi non transitano e questo non impedisce alle attività commerciali di prosperare. L’esempio più vicino è quello di Pisa: in corso Italia non si circola, ma i corrieri riescono a rifornire le attività passando dalle vie limitrofe.

Pilomat o fioriere?

Bisognerà trovare delle soluzioni architettoniche che impediscano l’accesso alle auto: l’installazione dei pilomat sarebbe la soluzione migliore ma anche la più costosa e difficile da attuare per varie ragioni. In alternativa si possono posizionare delle fioriere che però in caso di necessità renderebbero difficoltoso l’accesso ai mezzi di soccorso. Per quanto riguarda piazza San Michele, l’idea è stoppare i mezzi all’altezza di corte Portici, in via Calderia. Piazza Bernardini e piazza Santa Maria potrebbero essere le altre due aree di confine. Della volontà del Comune sono già informate le associazioni di categoria la discussione ma non è ancora entrata nel vivo. l

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