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Lucca

La sentenza

Porcari, annullata la chiusura della Rsa

di Pietro Barghigiani
Porcari, annullata la chiusura della Rsa<br type="_moz" />

Il Tar: nessun presupposto di urgenza. La cooperativa è stata comunque multata per l’assenza di autorizzazioni

04 aprile 2024
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PORCARI. Annullata l’ordinanza del sindaco di cessazione dell’attività della Rsa in piazza Felice Orsi gestita dalla Cooperativa Sociale “Il Focolare” di Capannori.

Lo ha deciso il Tar sottolineando l’assenza dei caratteri di contingibilità e urgenza per adottare il provvedimento che doveva essere firmato dal dirigente del settore e non dal sindaco. La legale rappresentante della cooperativa ha, comunque, ricevuto un verbale di 5mila euro per l’assenza dell’autorizzazione a esercitare come Rsa.

Dal verbale dei Nas si legge che «gli ospiti si presentano in buone condizioni di salute e igieniche, abbigliati correttamente secondo stagionalità e di umore tranquillo. La struttura si presenta in condizioni igienico strutturali adeguate e ben riscaldata. Dal punto di vista strutturale sono presenti i presidi e dispositivi sanitari necessari all’assistenza degli ospiti. Dal punto di vista assistenziale sono presenti le cartelle sanitarie degli ospiti dalle quali si evincono le terapie e le prescrizioni dei medici di medicina generale di ciascuno».

Per il Tar nella situazione «difettava il carattere della contingibilità, da intendersi come assenza, nell’ordinamento, di strumenti ordinari per affrontare la fattispecie. La legge regionale individua, infatti, con chiarezza come lo strumento fisiologico per fronteggiare la situazione di abusività rilevata dai Nas fosse quello dell’adozione dell’ordine di cessazione dell’attività, certamente non rientrante ex se nelle ordinanze contingibili e urgenti. Non sussisteva inoltre (per le stesse ragioni più sopra descritte) alcuna emergenza sanitaria in essere nel Comune». E ancora: «La competenza per l’esercizio del suddetto potere, di carattere meramente gestionale, è incardinata, in capo alla dirigenza, e dunque alla struttura tecnica del Comune, e non spetta invece al sindaco, organo squisitamente politico».

All’arrivo dei carabinieri del Nas il 7 febbraio nell’appartamento erano state trovate quattro persone ultrasessantacinquenni, tre delle quali invalide al 100%, con la presenza di un’addetta all’assistenza di base. Non c’erano l’autorizzazione prescritta per le Rsa e altre tipologie di titolo autorizzativo. La legale rappresentante della cooperativa, «esibiva unicamente, per ciascuno degli ospiti, il contratto di locazione parziale ad uso abitativo, la lettera di adesione all’accordo quadro tra il Condominio Solidale e la cooperativa sociale (alcuni non firmati), nonché l’accordo quadro stesso, il regolamento attuativo e lo statuto del Condominio solidale».

Una situazione irregolare a livello amministrativo sanzionata con un verbale di 5mila euro. l

Pietro Barghigiani

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